Stop diesel Euro3, Confartigianato Varese chiede moratoria 1 anno

La richiesta per dare alle Pmi tempo di cambiare il parco veicoli

OTT 9, 2018 -

Milano, 9 ott. (askanews) – Un anno di moratoria, con relativo congelamento delle sanzioni, per dare davvero alle Pmi il tempo di accedere ai contributi messi a disposizione da Regione Lombardia per l’acquisto di veicoli a uso commerciale N1 e N2 a basso impatto ambientale. È la richiesta di Davide Galli, presidente di Confartigianato Imprese Varese, dopo giorni di raccolta degli sfoghi e delle proteste anche aspre di molte piccole e medie imprese costrette a modificare anche radicalmente la propria attività in seguito all’entrata in vigore delle misure previste dall’Accordo di programma per il miglioramento della qualità dell’aria sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente con le regioni Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e, per l’appunto, Lombardia. Il documento prevede il divieto di circolazione per le auto e i veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 ad alimentazione diesel, di categoria inferiore o uguale ad Euro 3 nel periodo compreso tra il primo ottobre 2018 e il 31 marzo 2019.

Il divieto, in vigore dalle 8.30 alle 18.30 dei giorni feriali (sabato, domenica e festivi sono esclusi), è stato recepito in provincia di Varese dai comuni della “fascia 1” e dalle città con popolazione superiore ai 30mila abitanti. In particolare, Busto Arsizio, Gallarate, Saronno, Castellanza, Cassano Magnago, Caronno Pertusella, Samarate, Gerenzano, Uboldo e – per la fascia 2 – Varese. In tutte queste aree sono inoltre in vigore le limitazioni permanenti (ovvero estese a tutto l’anno) alla circolazione di autoveicoli Euro 0 benzina ed Euro 1 e 2 diesel.

“Le imprese sono da sempre consapevoli dell’importanza della tutela dell’ambiente e della qualità dell’aria e molte si sono impegnate direttamente su questo fronte – assicura Galli – Tuttavia deve essere chiaro al legislatore, e quindi a Regione Lombardia, che molte piccole e medie imprese, già soffocate dalla crisi, hanno avuto negli ultimi anni notevoli difficoltà nel cambiamento dei mezzi di trasporto senza i quali, tuttavia, risultano impossibilitate a svolgere qualsiasi tipo di attività”.