Il 30 settembre Bardolino Cru, verticale dagli anni ’40 ad oggi

Al palazzo della Gran Guardia di Verona

SET 25, 2018 -

Roma, 25 set. (askanews) – Etichette sgualcite e provate dal tempo che arrivano fino al 1944: sono quelle dei Bardolino che saranno serviti in una degustazione irripetibile che aprirà l’appuntamento di Bardolino Cru, evento previsto per domenica 30 settembre 2018, nel palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra a Verona, su iniziativa del Consorzio di Tutela del Bardolino, con il sostegno della Regione Veneto e il patrocinio del Comune di Verona.

Nomi storici con bottiglie provenienti da collezioni private si affiancheranno ai protagonisti di oggi in una verticale per pochi fortunati. “Non abbiamo garanzie sullo stato di conservazione delle bottiglie – spiega Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di Tutela del Bardolino – e quindi non sappiamo se potranno essere tutte degustate. Di certo avremo qualche campione per ogni decennio per far comprendere l’evoluzione del Bardolino in un arco temporale molto ampio, sfatando la falsa credenza che questo non sia un vino longevo”.

Un’evoluzione che ha un punto di approdo oggi in Bardolino Cru, la manifestazione con cui il Consorzio, in occasione del suo cinquantesimo anno di attività, presenta in anteprima le tre sottozone, La Rocca, Montebaldo e Sommacampagna, di prossima introduzione nel disciplinare della denominazione. Sono 49 i Bardolino prototipo delle sottozone disponibili in assaggio, proposti da 14 aziende: Bigagnoli, Le Ginestre, Poggio delle Grazie, Giovanna Tantini e Tinazzi per il Cru La Rocca; Casaretti, Gentili, Guerrieri Rizzardi, Vigneti Villabella, Villa Cordevigo e Le Fraghe per il Cru Montebaldo; Corte Gardoni, Il Pignetto e Albino Piona per il Cru Sommacampagna. “Il nuovo disciplinare – prosegue Cristoforetti – impone per i vini delle sottozone rese in vigneto più basse rispetto alla Doc e almeno un anno di affinamento minimo prima dell’immissione sul mercato. Di fatto riporta indietro le lancette degli orologi di oltre un secolo, quando i vini di Bardolino erano famosi per la loro eleganza e venivano serviti nei Grand Hotel in Svizzera al pari dei vini dei migliori Cru del Beaujolais e della Borgogna”. Per testimoniare questo parallelismo, ancora oggi valido, il Consorzio ha invitato 9 produttori dei Cru francesi di Morgon, Fleurie e Moulin à Vent, con 25 vini prodotti da uve Gamay. I vini francesi saranno protagonisti anche di una masterclass alle 17.30.