Giletti al via con intervista ad accusatore Asia Argento, Bennet

Dal 23 su La7, battaglia per modifica legge su violenza su donne

SET 20, 2018 -

Roma, 20 set. (askanews) – Massimo Giletti torna con il suo programma “Non è l’arena” domenica 23 settembre su La7 con uno scoop: l’intervista esclusiva mondiale a Jimmy Bennet, l’attore che ha accusato di violenza sessuale Asia Argento. Bennet verrà in Italia con il suo avvocato: “Abbiamo fatto un grosso lavoro per convincerlo, io ci ho parlato telefonicamente, un giudizio su di lui me lo farò quando lo vedrò in faccia. – ha detto Giletti – Abbiamo parlato dei temi, faremo le nostre domande e ascolteremo le risposte. Cercherò di capire chi è”. Il giornalista ha poi spiegato: “Non posso dire come ne uscirà Asia, sicuramente lei guarderà l’intervista, poi la inviteremo da noi”.

Il tema della violenza sessuale e dello stalking saranno ricorrenti in questa nuova stagione di “Non è l’arena”, e Giletti si propone di portare avanti delle vere e proprie battaglie per modificare la legge sulla violenza contro le donne, come il limite di sei mesi per la denuncia, coinvolgendo donne della politica di destra e di sinistra. “Vogliamo fissare dei punti per cercare di migliorare la situazione. – ha detto il giornalista – Ogni mese porteremo in trasmissione la storia di una donna per far ascoltare ai politici cosa vuol dire subire violenza. Un tema così delicato bisogna portarlo avanti come una battaglia”.

Nella prima puntata del programma tra gli ospiti di Giletti ci sarà il ministro degli Interni Matteo Salvini e si tornerà sulla questione dei vitalizi. Tra i temi che il giornalista vorrebbe affrontare in quest’edizione ce n’è uno nuovo: “Vorrei entrare un po’ nel Vaticano: mi interessa la guerra sotterranea che c’è” ha affermato.

Lo scorso anno con la trasmissione condotta da Giletti La7 ha triplicato gli ascolti della domenica sera. Il giornalista alla presentazione del programma è tornato a parlare della sulla sua uscita dalla Rai: “Uscire dalla Rai è stata una tempesta, ancora lo è dentro, ma ne sono uscito bene. – ha detto – Cairo è stata una persona che mi ha dato una mano in un momento difficile, ha investito su di me. Avevo la possibilità di andare via a giugno, ma sentivo che non sarebbe stato giusto. Penso che nella vita contino i rapporti personali: una stretta di mano vale più di un contratto”.