Giustizia, la rete dei Csm europei (Encj) sospende Polonia

A causa delle recenti riforme della giustizia approvate nel Paese

SET 18, 2018 -

Roma, 18 set. (askanews) – L’assemblea generale della Rete europea dei Consigli di Giustizia (Encj) ha decretato ieri a Bucarest la sospensione della Polonia dal network, approvando all’unanimità la proposta avanzata dal Comitato esecutivo. La decisione è stata presa al termine di una sessione plenaria straordinaria presieduta da Luca Forteleoni, componente del Csm italiano.

L’Encj ha sospeso la Polonia rilevando la violazione dei requisiti richiesti per far parte del network nelle recenti riforme della giustizia approvate nel Paese. L’articolo 6, comma 1, dello Statuto dell’Encj prevede infatti, quale presupposto indispensabile per diventare componente del network, che ogni Consiglio superiore della magistratura sia caratterizzato da indipendenza e autonomia dagli altri poteri dello Stato.

“La decisione del board dell’Encj di nominare un rappresentante italiano quale relatore e presidente della sessione straordinaria dedicata a una vicenda così delicata come quella della Polonia dimostra il grado di stima e apprezzamento riconosciuto al nostro Csm per il suo grado di indipendenza e autonomia”, spiega lo stesso Forteleoni.