Caso Kroll, difesa: Tronchetti non sapeva di origine illecita cd

L'avvocato De Luca: "Non se ne parlò nella riunione del 2004"

SET 18, 2018 -

Milano, 18 set. (askanews) – Marco Tronchetti Provera non sapeva della provenienza illecita del dischetto che sarebbe stato trafugato dai “pirati informatici” della security interna di Telecom Italia guidata da Giuliano Tavaroli agli investigatori dell’agenzia internazionale Kroll. Lo ha ribadito l’avvocato Marco De Luca, difensore dell’amministratore delegato di Pirelli, durante la sua arringa difensiva nel terzo processo d’appello sul cosiddetto caso Kroll, che vede Tronchetti imputato per ricettazione.

Oggi in aula l’avvocato De Luca si è soffermato sulla testimonianza resa dagli avvocati Francesco Chiappetta e Francesco Mucciarelli: entrambi i legali, ha sottolineato, avevano confermato che, nella riunione del 2004, mai si era parlato della provenienza illecita del dischetto e che l’unica richiesta del dottor Tronchetti fu quella di denunciare immediatamente la cosa alla Procura della Repubblica. “La stessa Procura – ha ricordato De Luca durante l’udienza di oggi – aveva ritenuto veritiero quanto dichiarato dagli avvocati Chiappetta e Mucciarelli circa lo svolgimento e gli esiti della riunione, archiviando pertanto l’accusa di falsa testimonianza che era stata rivolta ai due e sottolineando che era il teste Tavaroli ad avere interesse a mentire”.