Papa: professione di fede non può fermarsi alle parole

Il pontefice nell'Angelus domenicale

SET 16, 2018 -

Roma, 16 set. (askanews) – “La professione di fede in Gesù Cristo non può fermarsi alle parole, ma chiede di essere autenticata da scelte e gesti concreti, da una vita improntata all’amore di Dio e del prossimo. Gesù ci dice che per seguire Lui, per essere suoi discepoli, bisogna rinnegare sé stessi, cioè le pretese del proprio orgoglio egoistico, e prendere la propria croce”. Lo ha detto Papa Francesco nell’Angelus domenicale da piazza San Pietro.

“Chi vorrà salvare la propria vita la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà”, ha ricordato ancora il Pontefice. “Per capire questo paradosso, bisogna ricordare che la nostra più profonda vocazione è l’amore, perché siamo fatti a immagine di Dio che è Amore. Spesso nella vita, per tanti motivi, sbagliamo strada, cercando la felicità nelle cose, o nelle persone che trattiamo come cose. Ma la felicità la troviamo soltanto quando l’amore, quello vero, ci incontra, ci sorprende, ci cambia. Lo dimostrano le testimonianze dei santi”.