Papa: clericalismo è tra le perversioni più difficili da togliere

Ai preti: no a atteggiamenti altezzosi, arroganti o prepotenti

SET 15, 2018 -

Roma, 15 set. (askanews) – “La Chiesa non sta sopra il mondo, questo è clericalismo, la Chiesa sta dentro al mondo, per farlo fermentare, come lievito nella pasta. Per questo, cari fratelli, va bandita ogni forma di clericalismo, è una delle perversioni più difficile da togliere oggi”: lo ha detto tra gli applausi Papa Francesco nell’incontro con sacerdoti, religiosi e seminaristi nella cattedrale di Palermo.

“Non abbiano in voi cittadinanza atteggiamenti altezzosi, arroganti o prepotenti. Per essere testimoni credibili va ricordato che prima di essere preti siamo sempre diaconi; prima di esser ministri sacri siamo fratelli di tutti, servitori”.

“Cosa direte voi – ha proseguito Bergoglio – a un vescovo che mi racconta che alcuni dei suoi preti non vogliono andare a un paesino vicino a dire una messa dei defunti se prima non arriva l’offerta? Cosa direte voi a quel vescovo? E ce ne sono, fratelli e sorelle ce ne sono, preghiamo per questi fratelli funzionari”.

“Anche il carrierismo e il familismo – ha detto Francesco – sono nemici da estromettere, perché la loro logica è quella del potere, e il prete non è uomo del potere, ma del servizio, la suora non è donna di potere ma di servizio. Testimoniare, poi, vuol dire fuggire ogni doppiezza di vita, quella ipocrisia, in seminario, nella vita religiosa, nel sacerdozio. Non si può vivere una doppia morale: una per il popolo di Dio e un’altra in casa propria”.

“La gente – ha detto il Papa – cerca questo nel prete e nei consacrati. Lo scandalo della gente non è quando scopre che il prete è un peccatore, che è caduto e si è rialzato, ma un prete dallo spirito mondano, un funzionario anziché un pastore”.