Crollo Geno0va, Autostrade: foto Espresso sono superate

"Le travi erano state riparate nel gennaio 2016"

SET 15, 2018 -

Roma, 15 set. (askanews) – In relazione alla ricostruzione e alle immagini contenute nell’articolo pubblicato da L’Espresso con il titolo “Ponte Morandi, le foto shock prima del crollo: travi rotte e cavi ridotti del 75 per cento”, Autostrade per l’Italia ritiene necessario fornire pubblicamente (come ha già fatto con l’autore dell’articolo) una serie di informazioni e di precisazioni molto importanti per inquadrare correttamente i fatti citati nell’articolo.

In primo luogo – si aggiunge nella nota – le ispezioni effettuate dai tecnici Spea nel maggio 2013 e il relativo rapporto non riguardavano in alcun modo gli stralli, ma si riferivano esclusivamente alle travi di impalcato tra le pile 4-5, 5-6 e 9-10. Il rapporto di Spea segnalava alcune cond zioni di deterioramento delle parti ispezionate, evidenziate nell’articolo de L’Espresso anche con il supporto di immagini. Ma a seguito del rapporto, le strutture tecniche di Autostrade per l’Italia si attivarono prontamente per correggere i difetti riscontrati attraverso una serie di interventi di manutenzione straordinaria, affidati all’impresa Soteco ed eseguiti tra il 2014 e il 2016.

Le immagini e le informazioni riprese dal rapporto Spea 2013, quindi, descrivono una situazione superata a partire dal gennaio 2016. Citando inoltre le indagini diagnostiche effettuate da Spea sugli stralli delle pile 9 e 10 nel periodo 2015-2016, nell’articolo de L’Espresso si sostiene che sarebbe stata individuata una riduzione di sezione di un solo cavo pari al 75%. E’ fondamentale chiarire che ogni strallo è composto da ben 52 cavi, formati a loro volta da 464 trefoli.

Autostrade poi spiega che l’ispezione effettuata da Spea sulla totalità dei cavi attraverso carotaggi (nel gennaio 2016) e prove riflettometriche (effettuate in più fasi nel periodo 2015-2017) aveva diagnosticato una riduzione media di sezione nell’ordine del 20%, che non pregiudicava in alcun modo la staticità dell’opera come confermato nella relazione tecnica del progetto medesimo.

E quindi l’intervento di ripristino dei cavi analizzati era stato allegato al progetto di retrofitting, approvato dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti nel giugno del 2018. I dati fattuali e le relazioni ufficiali confermano dunque che le strutture tecniche di Autostrade per l’Italia sono prontamente intervenute, a seguito delle ispezioni di Spea, per ripristinare la normale condizione delle travi, che la riduzione generale dei cavi degli stralli non aveva in alcun modo la rilevanza sostenuta nell’articolo e che la loro condizione non influiva in alcun modo sulla sicurezza dell’opera.