Arcivescovo Palermo: don Puglisi non era moralista né supponente

Viveva con serenità e bellezza il suo celibato

SET 15, 2018 -

Roma, 15 set. (askanews) – “Santità, oggi Lei ci incontra in questa Cattedrale, dove è custodito il corpo del Beato martire padre Pino Puglisi, figlio speciale di questa Chiesa palermitana, di questo presbiterio, ucciso dalla mafia perché fedele al Vangelo, povero di tutto, anche della vita, per consegnare incessantemente il Vangelo ai più piccoli e alle nuove generazioni”. Lo ha detto l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, introducendo l’incontro del Papa con i sacerdoti, i religiosi e i seminaristi nella cattedrale del capoluogo siciliano. “Don Puglisi come sacerdote era un uomo compiuto, plasmato dal Vangelo, viveva con serenità e bellezza il suo celibato, appagato pienamente dal dono totale di sé. Per questo la sua testimonianza presbiterale era efficace, attrattivo il suo sacerdozio, senza nessun alone di moralismo e di supponenza sacrale. Adorava, onorava e serviva Gesù presente nel Vangelo proclamato, nel Pane spezzato e nei Poveri delle comunità che ha servito lungo il suo ministero presbiterale”.