Legnini: vicepremier non riapra lo scontro magistrati-politica

"Attacchi già respinti"

SET 14, 2018 -

Roma, 14 set. (askanews) – “Mi auguro che nessuno voglia inaugurare una nuova stagione di conflitto di cui i cittadini non avvertono alcuna necessità e di cui il paese non ha alcun bisogno impegnato com’è a risolvere i molti problemi che ha di fronte compresa l’efficienza della giustizia”. Lo spiega in un’intervista a “Repubblica, il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini.

“Mi riconosco pienamente nelle parole del presidente della Repubblica che autorevolmente presiede il Csm – sottolinea Legnini – La magistratura agisce in virtù dei poteri conferitigli dalla costituzione e non trae la sua legittimazione dalla volontà popolare. Non vedo rivolte alle porte, anche perché penso che la cultura democratica e il rispetto della separazione dei poteri siano saldamente radicati tra i cittadini”.

Sulle minacce al procuratore di Agrigento, Legnini dice che “quella rivolta a Patronaggio è una minaccia infame. In plenum gli abbiamo espresso con forza piena solidarietà. Le iniziative dei magistrati si possono criticare e contrastare utilizzando gli strumenti che l’ordinamento mette a disposizione, ma non si può delegittimarli, screditarli e tanto più minacciarli”.