Mons. Gaenswein: gli abusi sono l’11 settembre della Chiesa

Il segretario di Ratzinger presenta il libro di Rod Dreher

SET 11, 2018 -

Roma, 11 set. (askanews) – La crisi degli abusi sessuali sono “l’11 settembre della Chiesa cattolica”. Lo ha detto mons. Georg Gaenswein, prefetto della Casa pontificia e segretario particolare del Papa emerito Benedetto XVI, intervenuto alla presentazione del libro “The Benedict option” del giornalista statunitense Rod Dreher alla Camera dei Deputati.

“Il libro su Benedetto da Norcia mi ha molto stimolato a venire, ma mi ha toccato e commosso anche la data scelta per l’incontro con questo valoroso autore”, ha detto il prelato tedesco: “Oggi è l’11 settembre, nine eleven come dicono semplicemente negli Stati Uniti, l’anniversario della sciagura apocalittica con la quale al-Qaida ha attaccato New York e Washington negli Stati Uniti utilizzando come granate due aerei di linea pieni di passeggeri. E nel turbinio di notizie di queste ultime settimane, dopo il rapporto del gran giurì della Pennsylvania – ha proseguito Gaenswein – non potevo non scorgere all’opportunità di questo incontro. La Chiesa guarda con sconcerto al proprio undici settembre, anche se questa catastrofe purtroppo non è avvenuta in una sola data, ma in tanti giorni, mesi, anni, che hanno creato innumerevoli vittime. Non fraintendetemi: non confronto né le vittime né gli abusi con le 2996 persone che persero la vita in quegli attentati. Nessuno sinora ha attaccato la Chiesa cattolica con aerei passeggeri, la basilica di San Pietro è ancora in piedi così come le basiliche e le cattedrali europee, da Firenze a Chartres, passando per Monaco di Baviera, e tuttavia le notizie che arrivano dall’America, tutte queste anime ferite mortalmente, per noi sacerdoti è un messaggio più terribile della notizia che fossero crollate tutte le chiese della Pennsylvania e la Basilica del santuario nazionale dell’Immacolata Concezione di Washington. Ricordo come se fosse ieri – ha proseguito il segretario particolare di Joseph Ratzinger – il 16 aprile del 2008, quando accompagnai Papa Benedetto a quel santuario nazionale che cerò di scuotere i vescovi convenuti da tutti gli Stati Uniti per la profonda vergogna causata dagli abusi sessuali sui minori e l’enorme dolore sofferto dalla comunità per questi uomini di Chiesa che hanno tradito il loro ministero con questi comportamenti gravemente immorali. Evidentemente invano, come vediamo oggi”.