Crollo Genova, Salvini: Ue ribatte? Non mi interessa polemizzare

I "numeretti europei" prescindono dal ponte di Genova

AGO 17, 2018 -

Roma, 17 ago. (askanews) – Dopo che l’Unione europea ha ribattuto al Governo italiano che, dopo il crollo del ponte Morandi di Genova, ha lamentato presunti vincoli di bilancio relativi alle infrastrutture, il vicepremier Matteo Salvini, ministro dell’Interno e segretario della Lega, precisa di non voler “polemizzare in momenti come questi”.

“Non mi interessa polemizzare in momenti come questi”, ha detto Salvini intervistato a Dentro i fatti (Tgcom24), “molti sindaci sanno sa che la realtà è un’altra, che tantissimi comuni in Italia hanno avanzi di bilancio, perché hanno amministrato bene, e stiamo parlando di miliardi, ma non possono usarli per mettere in sicurezza la scuola, la piazza, la piscina, la biblioteca, l’ospedale perché ci sono alcuni vincoli di bilancio, deficit/pil, i numeretti europei. Questo – ha proseguito Salvini – prescinde dal ponte, che l’Europa decida quando possiamo o non possiamo andare in pensione, quante tasse dobbiamo pagare, quanti immigrati dobbiamo prendere, quanto possiamo spendere c’era prima della strage di Genova, ma l’Italia ha tutto il diritto di riconquistare la sua sovranità e libertà. Servono almeno 40 miliardi euro per il dissesto idrogeologoico, frane, argini, torrenti, spenderemo tutto quello che dovevamo spendere a prescindere dai vincoli imposti da altri”.

Negli ultimi sette anni, aveva scritto su Twitter il commissario Ue al bilancio, Gunter Oettinger, l’Italia ha ricevuto 2,5 miliardi di euro dai fondi regionali europei per strade e ferrovie, più altri 12 miliardi di investimenti europei, e l’Ue ha autorizzato 8,5 miliardi di euro di fondi nazionali nello stesso periodo.