Ponte crollato a Genova, almeno 20 morti. La Procura di Genova indaga

Aperta un'inchiesta per disastro colposo

AGO 14, 2018 -

Genova, 14 ago. (askanews) – La procura di Genova ha aperto una inchiesta per disastro colposo ed omicidio colposo plurimo dopo il crollo del ponte Morandi. Lo si apprende da fonti della procura. Sulle cause della tragedia per ora solo ipotesi: quella più probabile è di un cedimento strutturale che potrebbe avere avuto come causa scatenante le forti piogge della mattina o addirittura, secondo alcune fonti, un fulmine.

Il bilancio provvisorio del disastro è di almeno 20 morti. Si tratta comunque di una cifra destinata molto probabilmente a salire, perché al momento del crollo, sul tratto interessato, stavano transitando una trentina di autoveicoli e alcuni mezzi pesanti.

Ai microfoni di Sky Tg24, il viceministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, ha dichiarato: “Sono almeno già 22 le vittime recuperate, e 8 feriti”. In conferenza stampa, il capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha invece parlato di “20 morti accertati e 13 feriti”. “Stavano transitando in quel frangente sulla campata del ponte che è crollato una trentina di autovetture e alcuni mezzi pesanti”, ha detto Borrelli. “Temiamo che, ovviamente, il numero delle vittime e dei feriti sia destinato ad aumentare, perché sono in corso le operazione di rimozione dei detriti della parte del ponte caduto per trovare ulteriori persone”.

Il sindaco del capoluogo ligure, Marco Bucci, ha pronunciato parole di conforto per i concittadini: “È stata una disgrazia, ma Genova non è in ginocchio. C’è stata una grande reazione da imprese e cittadini: Genova non è in ginocchio”. “Genova ha un percorso di crescita e continuerà ad andare avanti. Le disgrazie avvengono, siamo vicine alle vittima, ma questo non vuol dire che dobbiamo solo piangere, non dobbiamo rinunciare ai progetti che abbiamo. Genova è pronta per reagire, sta reagendo e riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi”.

Int9