Mafia, giudici Palermo: trattativa accelerò omicidio Borsellino

Le motivazioni della sentenza del processo di Palermo

LUG 19, 2018 -

Palermo, 19 lug. (askanews) – “Non vi è alcun elemento di prova che possa collegare il rapporto ‘Mafia e appalti’ all’improvvisa accelerazione che ebbe l’esecuzione di Borsellino”, come sostenuto dalle difese degli ufficiali del Ros. Piuttosto “l’improvvisa accelerazione che ebbe l’esecuzione del dottore Borsellino” fu determinata “dai segnali di disponibilità al dialogo – ed in sostanza, di cedimento alla tracotanza mafiosa culminata nella strage di Capaci – pervenuti a Salvatore Riina, attraverso Vito Ciancimino, proprio nel periodo immediatamente precedente la strage di via D’Amelio”. E’ quanto si legge nelle motivazioni del processo sulla trattativa tra Stato e mafia, depositate oggi dal presidente della Corte di Assise, Alfredo Montalto, allo scoccare dei 90 giorni previsti dalla pronuncia della sentenza, avvenuta il 20 aprile scorso, con la condanna, fra gli altri, di Mori, Marcello Dell’Utri e Massimo Ciancimino. (segue)