40 anni di SSN, Mariapia Garavaglia: difenderlo e migliorarlo

La Fondazione Roche celebra l'anniversario: un diritto cruciale

LUG 13, 2018 -

Milano, 13 lug. (askanews) – Il Servizio Sanitario nazionale italiano compie 40 anni e, nonostante molte criticità, resta un elemento cruciale e quasi unico nel panorama del welfare. Per celebrare l’anniversario e indicare nuove possibili strade per il futuro, la Fondazione Roche ha organizzato un ciclo di incontri che vogliono sottolineare l’importanza di certe conquiste.

“In Italia – ha detto ad askanews Mariapia Garavaglia, presidente della Fondazione Roche – non sono così sicura che i cittadini sappiano che devono difenderlo, chi ha problemi gravi di salute in Italia ha la copertura totale, senza spendere. Si spende qualche ticket su cose meno importanti. Il Sistema Sanitario nazionale merita la nostra stima, anzi dobbiamo difenderlo, sapendo che è costoso, complesso e che ci accompagna perché evolve, come evolve la tecnologia, in tutti i nostri bisogni”.

Nello specifico il secondo appuntamento del ciclo è stato dedicato al tema dell’equità, sancita, in materia di cure sanitarie, anche dalla Costituzione.

“Bisogna fare in modo – ha aggiunto la presidente Garavaglia – che ci sia la consapevolezza di chi eroga il servizio, cioè i decisori pubblici, di chi lavora, cioè gli operatori a tutti i livelli, e del cittadino che pretende senza superbia, che sa interloquire, perché l’equità è una virtù dei sistemi democratici”.

Su questo aspetto, e sul rapporto tra il pubblico e il privato, è intervenuto anche Fausto Massimino, direttore generale della Fondazione Roche. “L’equità – ci ha detto – deve essere una cifra distintiva del SSN, deve essere garantita dal pubblico, qualora ciò non fosse possibile, per ragioni di sostenibilità, deve essere compito anche del privato provare a integrare le carenze. Tenendo sempre però presente una tutela dei diritti che sia il più possibile universalistica e di garanzia dei cittadini e di chi dovrebbe essere cittadino, ma non lo è ancora”.

Una chiusa, quella sui futuri cittadini, particolarmente importante in questo momento storico nel quale la nozione di diritti spesso tende a essere ridotta piuttosto che ampliata.