Ministro Grillo resta a Napoli, domani a Scafati e Castellammare

"Programmazione vuol dire guardare avanti non tornare indietro"

LUG 10, 2018 -

Napoli, 10 lug. (askanews) – Resta a Napoli oggi il ministro della Salute Giulia Grillo che dopo la visita all’Ospedale del Mare ha fatto una breve tappa al Loreto mare (su via Marina a Napoli) e poi si è recata nella vicinissima Portici dove ha incontrato gli anziani ospiti di un centro di assistenza. Con loro si tratterrà a cena. Il ministro resterà in città questa notte perché domani ha in programma altre due visite in ospedali campani: quello di Scafati (provincia di Salerno) alle 9 e quello di Castellammare di Stabia (provincia di Napoli) alle 10,30. Quanto ai nosocomi visitati oggi (Monaldi e Cardarelli questa mattina e Ospedale del Mare, nel quartiere periferico di Ponticelli, questo pomeriggio) il ministro commenta così i problemi di organizzazione del passaggio dalle strutture più datate a quella strutturalmente all’avanguardia dello scintillante nosocomio che campeggia, un po’ come una cattedrale nel deserto, in uno dei quartieri più difficili di Napoli. Un ospedale, quello del Mare, dove ancora non stato attivato il pronto soccorso. “Secondo il cronoprogramma che ci ha illustrato il presidente De Luca – spiega Grillo – il pronto soccorso dovrà aprire a settembre”. In realtà, aggiunge, “il tavolo ministeriale ancora non ha informazioni precise”. Le risultano certamente “problemi di reclutamento di personale su cui vorrei fare chiarezza” così come le è chiara l’urgenza del territorio, “Ho visitato il Cardarelli dove c’è un afflusso enorme e dove il 60% sono afflussi di codici verdi”. Problemi come quello della riorganizzazione dei pronto soccorso sul territorio, ammette, si verificano anche in altre regioni, ma resta il fatto che l’organizzazione va programmata in maniera armonica: “Se questo ospedale ha un polo materno infantile già costruito e impostato poi deve vederlo smantellato., allora è un ‘nonsense’ amministrativo” senza considerare le possibili “valutazioni economiche di danno erariale rispetto a una possibile programmazione che andava in una direzione. Programmazione significa guardare in avanti – insiste – se poi arrivi in avanti e riavvolgi in nastro e cambi tutto, allora questa non è una programmazione”.