Reggio C., rimborsi fiscali fittizi: frode da 2 mln, 361 denunce

Coinvolti 6 responsabili periferici di Caf

GIU 27, 2018 -

Roma, 27 giu. (askanews) – Al termine di un’articolata e complessa indagine, i finanzieri di Locri (Reggio Calabria) hanno accertato una truffa aggravata ai danni dell’Erario perpetrata tra Africo, Platì, San Luca e Bovalino da 6 responsabili periferici di Centri di Assistenza Fiscale e 355 contribuenti, tramite la predisposizione e la trasmissione di dichiarazioni fiscali (ordinarie e integrative) contenenti dati non veritieri. E’ stato quantificato un danno alle casse dello Stato per circa 2 milioni di euro.

Le Fiamme Gialle, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate di Reggio Calabria, hanno controllato i modelli dichiarativi (730/2017) con sostituto d’imposta l’Inps, per verificare la corretta percezione di rimborsi fiscali da parte dei contribuenti: è stato così rilevato una frode finalizzata all’indebito percepimento anche di doppi rimborsi IRPEF per importi minimamente inferiori alla soglia prevista per il controllo preventivo della dichiarazione dei redditi da parte dell’Agenzia delle Entrate, fissata in 4mila euro. Nel corso delle indagini si è appurato, inoltre, come diversi soggetti coinvolti abbiano indebitamente richiesto e ottenuto rimborsi fiscali relativi ad ingenti crediti non giustificati, nella maggior parte dei casi, per la modesta situazione reddituale derivante quasi sempre da contratti di lavoro a tempo determinato. Le Fiamme Gialle hanno anche effettuato accertamenti economico-patrimoniali sul conto di tutti i coinvolti constatando, in capo ad alcuni di essi, il possesso di beni mobili di lusso e immobili di pregio a fronte di una modesta situazione reddituale.

Le indagini si sono concluse con 361 denunce (6 responsabili periferici di Centri di Assistenza Fiscale e di altre 355 persone) per truffa aggravata ai danni dell’Erario e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.