Rom, Pdl regione Campania: siano pari i diritti e i doveri

Zinzi e Mocerino, smantellare campi dove regna illegalità

GIU 22, 2018 -

Napoli , 22 giu. (askanews) – Riconoscimento dell’identità culturale e sociale delle minoranze rom; promozione delle pari opportunità in un quadro di diritti, doveri e responsabilità nei confronti delle Istituzioni; riconoscimento del diritto alla stanzialità e conseguente smantellamento dei campi ; individuazione di soluzioni abitative alternative agli stessi campi con attenzione agli aspetti socio sanitari, di integrazione scolastica e lavorativa e, soprattutto, di misure che favoriscano la sicurezza sociale e prevengano situazioni di illegalità. Sono i punti cardine dell’art. 1 della proposta di legge regionale presentata il 25 maggio scorso dai consiglieri campani Gianpiero Zinzi e Carmine Mocerino – rispettivamente presidenti delle commissioni speciali “Terra dei fuochi, bonifiche, ecomafie” e “Anticamorra e beni confiscati” – che l’hanno illustrata oggi alla stampa insieme con la consigliera comunale di Giugliano in Campania, Anna Russo, che dello status dei rom (c’è un’altissima concentrazione nel suo territorio) ha maturato un’ampia esperienza. “Diversamente da alcune errate e superficiali interpretazioni, apparse anche oggi sulla stampa locale, della pdl, questo è un provvedimento che punta a restituire dignità ai rom in un quadro di rispetto delle regole e delle leggi italiane – sottolineano i due firmatari della legge – In particolar modo vuole salvaguardare e tutelare i minori e garantire soluzioni abitative tranquille liberando gli spazi di territorio oggi occupati dai campi e in stato di degrado per trasformali in aree a verde di cui possano usufruire tutti i cittadini”. La pdl prevede un impegno finanziario da parte della regione con fondi propri (per ora si parla di un milione di euro) e suggerisce soprattutto di utilizzare a questo scopo i fondi europei. “Siamo consapevoli del fatto che questa proposta di legge è ambiziosa – ammette Zinzi – e certi che possa smuovere il Consiglio spesso apatico su alcune tematiche nevralgiche”. “La parola d’ordine scelta è ‘tutti’ – spiega Mocerino – intesa nell’accezione per cui tutti gli adulti devono pagare le tasse e tutti i bambini devono essere vaccinati e andare a scuola”. (Segue)