Napoli, sparano con fucile a salve contro giovane chef del Mali

E' stato curato in ospedale con prognosi di 10 giorni

GIU 22, 2018 -

Napoli, 22 giu. (askanews) – Solo una grande paura, per fortuna, perché i colpi che lo hanno raggiunto erano a salve. Eppure Konaté Bouyagui (che vive da cinque anni a Napoli con regolare permesso di soggiorno dopo essere arrivato come minorenne non accompagnato e richiedente asilo) non riesce ancora a capire il perché di un’aggressione notturna a opera di sconosciuti. L’episodio risale a due notti fa, all’una, quando il giovane che fa lo chef sta tornando a casa e percorre il Corso Umberto, che collega il centro con piazza Garibaldi, quando viene raggiunto all’addome da spari provenienti da un’auto in corsa. Ricoverato al vicino Loreto Mare viene dimesso con una prognosi di dieci giorni. Ai poliziotti racconta di due persone che prima di sparare hanno riso. Intervistato da varie testate locali riferisce che quei due “non avevano nessun motivo per colpirmi, io stavo solo camminando per strada”. Inevitabile l’ipotesi di un atto xenofobo anche se le indagini per ora non hanno accertato il reale movente dell’aggressione con arma da fuoco. E mentre la notizia monta e lui riceve anche tantissime testimonianze di solidarietà, Bouyagui ribadisce di vivere bene in città e di non aver mai avuto problemi: “Napoli non è una città razzista”.