Bari, penalisti contro decreto: da Bonafede incauto interventismo

26 giugno penalisti a Bari contro "politica di slogan e populista"

GIU 22, 2018 -

Roma, 22 giu. (askanews) – Penalisti contro il decreto sul tribunale di Bari: “Dal ministro Bonafede incauto interventismo”. Palazzetto inagibile e uffici trasferiti in tensostrutture: a fronte di questa situazione il decreto del ministro sospende processi e prescrizione. Ma per i penalisti non è una soluzione anzi: “Il malato guarito per decreto”.

“Vanno tolti i cerotti e le bende perché il malato sembri guarito. Così il Ministro della Giustizia affronta il problema. Rimosse le tende, segno antiestetico e troppo visibile di una patologia cui non si sa porre rimedio, il malato viene dichiarato guarito per decreto. Sospesi i termini di prescrizione, si salvano i processi in corso e così il malato può morire serenamente”: è per i penalisti “questa la logica che governa l’intervento del ministro Bonafede. Un insieme di assurdità interventiste e di un incauto interventismo”.

E spiegano: “Sospendere la prescrizione ‘fino a quando non cesserà la causa della sospensione’ (ovvero il disastro causato dal ministero stesso) significa impedire per anni il regolare esercizio della giustizia penale e del lavoro degli avvocati, sottrarre ai cittadini, indagati, imputati e persone offese, ed alla collettività intera, ogni aspettativa di effettivo riconoscimento dei diritti e delle garanzie che l’ordinamento e la costituzione gli riconoscono”. (Segue)