Torino, sostenbilità Tpl al centro del Mobility Innovation Tour

60% mezzi da sostituire. Puntare su metano, ibrido ed elettrico

MAG 25, 2018 -

Milano, 25 mag. (askanews) – Si è svolta all’Innovation Park di Torino la seconda tappa del Mobility Innovation Tour, l’iniziativa articolata in cinque incontri in altrettante città italiane, nata per analizzare modelli di sviluppo sostenibile per il trasporto pubblico, mettendo a confronto tutti gli attori coinvolti: istituzioni, aziende di Tpl locali e produttori di mezzi pubblici.

Il tema è paricolarmente sensibile se si pensa che in Italia il 60% del parco autobus appartiene alle classi Euro III o antecedenti e ha un’età doppia rispetto alla media Ue. L’ostacolo principale al rinnovo dei mezzi è legato alle risorse, anche se nel 2017 qualcosa si è mosso con le immatricolazione che sono cresciute di circa 2.000 autobus, pari a un incremento del 25% rispetto al 2015, grazie al rifinanziamento del Fondo Investimenti Tpl che prevede lo stanziamento fino al 2033 di circa 250 milioni di euro l’anno, a cui si aggiungono i cofinanziamenti delle Regioni.

A Torino l’azienda di Tpl Gtt, dopo una fase di crisi, ha avviato un importante piano di investimenti con l’aumento dell’elettrificazione che ne fanno oggi la città italiana con più pulman elettrici e delle motorizzazioni ibride a metano, con l’obiettivo di sostituire metà dei circa mille mezzi in dotazione entro il 2019. “Su alcuni punti siamo in vantaggio sul piano industriale. La parola chiave non è il salvataggio ma il rilancio di Gtt che deve passare attraverso rinnovo del parco mezzi”, ha dichiarato il presidente e a.d. di Gtt, Walter Ceresa. Scenario condiviso da Maria Lapietra, assessore ai Trasporti del Comune di Torino: “Nel nuovo bando (per il rinnovo dei mezzi Tpl ndr), che sarà fatto in due tranche, saranno previsti ancora più autobus a metano più grandi quindi anche di 18 metri. Quello che chiederemo al ministero è di darci aiuto e delle risorse in più anche per le infrastrutture come depositi e ricariche sia per il metano che per l’elettrico”.

Già oggi a Torino oltre il 50% dei passeggeri viaggia su mezzi elettrici: autobus, tram o metropolitana, mentre se si considera anche la flotta di bus a metano la percentuale sale al 70%. E guardando avanti gli obiettivi sono ancora più ambiziosi: nel giro di 10 anni, Gtt punta ad avere un parco veicoli composto di autobus da 12 metri 100% elettrici e autobus di 18 metri per le tratte più lunghe a metano, sfruttando così la maggior percorrenza offerta da questa motorizzazione di cui è leader Iveco Bus, brand di Cnh Industrial. “Iveco Bus è certamente partner per la mobilità sostenibile. Abbiamo il gas naturale per i servizi urbani e extraurbani con una autonomia di 600 km con la possibilità di alimentarli con il biometano che azzera non solo gli inquinanti, ma anche i gas serra completamente. E poi da oggi con il marchio specializzato per l’elettrico HeuliezBus siamo presenti anche nel comparto full electric per l’urbano”, ha dichiarato Massimo Santori responsabile public affairs Cnh Industrial-Iveco Bus.

Durante l’incontro sono stati presentati i primi risultati ambientali legati all’utilizzo a Torino di 43 mezzi interamente elettrici che diventeranno 51 entro fine anno. Nei circa 400mila chilometri percorsi c’è stato un risparmio di emissione di Co2 di circa 450 tonnellate pari a quella assorbita da 2.504 alberi in 15 anni, mentre la riduzione di emissioni è stata dal 2013 è stata di circa il 50%.