Barilla lancia Winparentig: essere genitori una risorsa in azienda

Un programma a sostegno dei papà e delle mamme che lavorano

MAG 25, 2018 -

Milano, 25 mag. (askanews) – Conciliare famiglia e lavoro, raggiungere un equilibrio tra gli impegni in ufficio e quelli con i propri figli. Quante volte abbiamo ascoltato mamme e papà, con bimbi piccoli o che stanno per averne, ripetere frasi come queste. Tutte nascondono una distorsione culturale in quei verbi – conciliare, trovare un equilibrio – che presuppongono un conflitto tra ruoli diversi a cui la stessa persona deve trovare faticosamente una soluzione. E se fosse tutt’altro che un difficile tetris da comporre? A tentare di rovesciare questo paradigma, scardinando gli stereotipi, c’è l’impegno di alcune aziende che guardano all’esperienza della maternità e della paternità da una prospettiva diversa, quella che le considera un’opportunità per sviluppare competenze utili anche sul lavoro. E’ quello che ha fatto Barilla con Winparenting, il suo programma rivolto ai dipendenti con figli da zero a 12 anni, lanciato il 19 marzo scorso, non a caso nel giorno della festa del papà, e presentato ai propri dipendenti in azienda in occasione della giornata Bimbi in ufficio.

“Winparenting è un progetto che promuove una nuova cultura della genitorialità in azienda, abbiamo un obiettivo ambizioso: quello di avere una cultura omogenea tra genitori e valorizzare competenze ed energie che si creano con questa esperienza – ha detto ad askanews Daniela Sorrentino, HR manager Barilla Group – Troppo spesso il congedo parentale viene vissuto come un momento critico all’interno delle aziende, il rientro al lavoro come un momento di criticità perchè riduce la flessibilità delle persone. Con winparenting noi vogliamo cambiare pagina, vogliamo cambiare approccio e raccontarlo a tutti”.

Come spesso accade in questi casi è l’esperienza personale a dare il via a questi progetti. “Devo dire che in questi anni abbiamo ricevuto tanti stimoli e da genitore quale sono, perchè sono mamma di tre bambini, mi sono sentita chiamata a promuovere un progetto sulla genitorialità – ha raccontato Sorrentino – Poi è bastato farne cenno a chi mi stava intorno per raccogliere larghi consensi e un aiuto concreto a che questo sogno diventasse realtà”.

Winparenting è uno strumento pensato per accompagnare manager e genitori in tutte le fasi di questa transizione: il pre-leave, la preparazione al congedo, l’on-leave, la gestione dell’assenza e il return to work. “Barilla fa già tante cose per i genitori, ma con winparenting ha messo a sistema tutto quello che viene fatto – ha spiegato Sorrentino – è stato realizzato il sito che è il contenitore di quello che Barilla intende fare per i genitori. Nel sito mamme, papà e manager possono trovare consigli pratici, linee guida, informazioni sulla normativa di riferimento ma anche eventi e servizi a disposizione dei genitori. Ultimo ma non ultimo l’accesso a Maam, che aiuta i nuovi genitori a prendere consapevolezza e a valorizzare le nuove skills”.

Maam, Maternity as a master, è diventato un po’ il cuore di questo progetto in Barilla, dove a presentarlo è stata invitata proprio Riccarda Zezza, ideatrice insieme ad Andrea Vitullo di questo programma digitale interaziendale e oggi amministratrice unica di Life Based Value.”Io sono stata manager in grandi aziende per 15 anni sia in Italia che all’estero (in Microsoft, Nokia, Pirelli) e in tutte vedevo ripetersi un conflitto tra vita e lavoro – ci ha raccontato – dall’altra parte vedevo le mie aziende che mi mandavano a fare corsi di formazione per sviluppare competenze soft e mi accorgevo che la vita reale me le insegnava molto meglio. Da qui l’idea che la maternità potesse essere vissuta come un’assenza che però migliora le competenze e quindi un master”.

Ogni anno le aziende italiane investono un miliardo per fare formazione sulle soft skill, dimenticando che proprio la famiglia è il luogo naturale del loro sviluppo. Zezza, durante una coinvolgente mattinata insieme a una cinquantina di dipendenti Barilla, ha messo in evidenza come siano “tantissime le competenze che si sviluppano in questa fase: non solo con la maternità, ma anche con la paternità e ogni forma di cura degli altri migliorano le competenze di carattere relazionale, come ascolto ed empatia, di carattere organizzativo come la gestione del tempo e la pianificazione, e anche di carattere innovativo, come il pensiero laterale e la creatività”.

Il cuore di questo metodo di formazione, che in Barilla i dipendenti avranno l’opportunità di seguire, è il concetto di transilienza, parola difficile che in realtà indica la capacità delle competenze di fluire tra i diversi aspetti della vita. Alla teoria del conflitto dei ruoli, che ci immagina come una torta suddivisa in fette, via via più piccole man mano che aumentano, si contrappone la teoria dell’accumulo dei ruoli, che ci immagina come cerchi concentrici la cui superficie aumenta all’aumentare dei nostri ruoli. “Avere più ruoli nella vita migliora le competenze e aumenta le energie”, ha evidenziato l’imprenditrice che ha dato vita a Maam, oggi un programma di formazione digitale in cui online mamme e papà di bambini da zero a tre anni prendono coscienza delle competenze che la pratica genitoriale allena in modo naturale e off line le praticano e migliorano, trasferendole da casa al lavoro e viceversa.

E in questo lento ma necessario cambiamento culturale rispetto alla genitorialità, Zezza riconosce un ruolo chiave alle imprese come Barilla. “Noi ogni giorno ci diciamo che le aziende sono il nostro modo di far vivere Maam, sono dei partner fondamentali, dei piccoli ecosistemi che possono generare il cambiamento e l’unica strada possibile, secondo noi, per cambiare la cultura su famiglia e lavoro”. I segnali che qualcosa stia cambiando ci sono ma la strada da fare è ancora lunga. “Il mio è un osservatorio privilegiato perchè chi si avvicina a Maam è già avanti – ha concluso – però i tabù sono ancora immensi e anche i padri non vedono l’ora di romperli. C’è spazio per farlo ma c’è ancora molto da fare”.