Nuovi medici famiglia: 100 posti in Emilia-Romagna per corso 2018-21

Venturi: punto di riferimento fondamentale per i cittadini

MAG 24, 2018 -

Roma, 24 mag. (askanews) – Più medici di famiglia in servizio nei prossimi anni in Emilia-Romagna. La Giunta regionale ha approvato il bando per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale 2018-2021. A disposizione ci sono 100 posti: quasi il 70% in più rispetto al 2015.

Garantita dalla Regione la copertura totale delle borse di studio, oltre che delle spese per la realizzazione del corso: 95 borse saranno finanziate con risorse vincolate del Fondo sanitario nazionale, le altre 5 con fondi aggiuntivi regionali. Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni in Gazzetta Ufficiale e sarà disponibile anche sul portale ER Salute (http://salute.regione.emilia-romagna.it). Il corso permette di conseguire il diploma necessario per l’iscrizione nelle graduatorie regionali di medicina generale e di esercitare l’attività di medico chirurgo in medicina generale convenzionato con il Servizio sanitario dell’Emilia-Romagna. Gli interessati avranno 30 giorni di tempo per presentare la domanda, a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione del bando in Gazzetta.

“Il medico di famiglia è un punto di riferimento fondamentale per l’intero sistema sanitario e per i cittadini- ribadisce Sergio Venturi, assessore regionale alle Politiche per la salute-, di fiducia e contatto: e questo vale sia per la prevenzione, che per la diagnosi e la cura di tante patologie. Negli anni, anche grazie alle risorse aggiuntive stanziate dalla Regione, abbiamo progressivamente aumentato il numero dei medici da ammettere ai concorsi, proprio per l’importanza che questi professionisti rivestono. Siamo consapevoli- conclude l’assessore- delle crescenti difficoltà legate alla possibile carenza di professionisti, per questo rafforziamo ulteriormente il nostro impegno per garantire su tutto il territorio, in un futuro anche prossimo, una copertura adeguata al fabbisogno dei cittadini”.(Segue)