Rifiuti, Rossi: nuovo piano per economia circolare entro l’estate

Raccolta differenziata al 75 per cento nel 2023

MAG 23, 2018 -

Roma, 23 mag. (askanews) – Una “svolta ambientalista” nella parte conclusiva di questa legislatura, “come accadde a conclusione di quella passata con il piano del paesaggio e la legge urbanistica in tema di governo del territorio”. Il presidente della Toscana, Enrico Rossi, chiama il Consiglio regionale a una nuova sfida e annuncia il nuovo piano dei rifiuti “che inizieremo ad elaborare a partire dal prossimo mese di giugno, fissando nuovi obiettivi da raggiungere entro il 2023”. L’obiettivo primario, spiega Rossi, è l’innalzamento della raccolta differenziata dal 70 per cento nel piano vigente “almeno al 75 per cento. Non diciamo l’80 per cento, perché, ci dicono i tecnici, lo sforzo richiesto per il raggiungimento di questa soglia potrebbe avere costi eccessivi, anche se non si capisce fino in fondo il motivo. I dati che stiamo raccogliendo ci dicono che nel 2017 dovremmo salire al 54 per cento, un incremento incoraggiante rispetto al 51 per cento del 2016”, nella consapevolezza che “accanto a città come Empoli, Lucca, in parte Prato, che sono già avanti, altre città rimangono ancora indietro. Su questo fronte – osserva Rossi – non siamo ancora una regione virtuosa, il Veneto già supera il 70 per cento”.

La parte restante dei rifiuti, “il 25 per cento, a obiettivo raggiunto, vogliamo riservarlo alle discariche e ai termovalorizzatori”. Traguardo raggiungibile, spiega il presidente della Toscana, “riducendo nel complesso sia gli inceneritori sia il numero delle discariche”. La Giunta regionale ha bloccato di recente il conferimento di rifiuti da altre regioni, che “ammonta a circa 150mila tonnellate l’anno, pari a circa il 7 per cento dei 2milioni e 300mila tonnellate di rifiuti urbani che la Toscana produce ogni anno”. Per il raggiungimento dell’obiettivo e per far crescere la raccolta differenziata, prosegue Rossi, “la Giunta ha stanziato 30milioni di euro per i tre Ato. Ci siamo convinti che quella della raccolta porta a porta è la scelta fondamentale per compiere il salto. Chi si oppone proponendo scorciatoie e sostiene che termovalorizzatori e discariche costino meno, penso che non abbia fatto bene i conti”.(Segue)