Farah, Zaia: l’ambasciata pakistana risolva il caso quanto prima

"Inaccettabile" il rimpatrio per abortire

MAG 18, 2018 -

Verona, 18 mag. (askanews) – “Mi auguro che l’ambasciata possa risolvere quanto prima il caso di Farah, che ritengo gravissimo ed inaccettabile”. Così Luca Zaia, presidente del Veneto, sulla vicenda della studentessa pakistana di Verona, portata in patria dalla famiglia, a suo dire, per abortire. “Farah, una studentessa veronese di origine pakistana, da tre mesi sarebbe stata portata in patria dal padre, segregata e costretta ad abortire il figlio che aspettava con un ragazzo veneto – ricorda Zaia -. Respingiamo ogni forma di cultura e di intolleranza, e ribadiamo con forza il rispetto dei diritti umani e i diritti fondamentali alla base della parità di uomini e donne. Chi porta avanti tradizioni opposte, qui non troverà spazio”.