Roma, ok Aula a bandiere arcobaleno su Comune e Municipi il 17-5

Aula approva adesione a Giornata contro Omotransfobia

MAG 17, 2018 -

Roma, 17 mag. (askanews) – Roma Capitale aderisce alla celebrazione della Giornata Internazionale contro l’Omotransfobia, e impegna la sindaca Raggi a celebrarla esponendo in Campidoglio e nei Municipi la bandiera Arcobaleno, ma anche creando una Consulta permanente con le organizzazioni e le associazioni LGBTI per combattere il fenomeno in tutte le sue forme. Lo prevede una mozione M5S approvata in Assemblea capitolina con 35 voti favorevoli e 4 contrari, a prima firma della presidente della Commissione capitolina Cultura Eleonora Guadagno, che impegna Raggi e la sua Giunta a “promuovere, d’intesa con gli enti istituzionali e le associazioni del territorio, l’adozione di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e garantire adeguata risonanza alla celebrazione della giornata Internazionale contro l’Omotransfobia ricorrente nel giorno 17 maggio”. Pd e Sinistra per Roma hanno, contestualmente, ritirato atti di simile contenuto per favorire un consenso corale dell’Aula all’iniziativa mentre Fdi ha espresso voto contrario perché non è stata accolta la sua proposta di inserire nel dispositivo un impegno per il contrasto all’utero in affitto. Momenti di commozione e un lungo applauso è scoppiato in aula dopo l’ascolto delle testimonianze di Sebastiano Secci del Centro Matio Mieli, di Edoardo Cofani di Behind the difference e Cristina Leo del coordinamento Lazio Trans.

“Il 17 maggio del 1990 l’Oms rimosse l’omosessualità dalle malattie mentali e questa giornata può essere celebrata degnamente solo se la si riempie di contenuti tutti i giorni dell’anno”, ha dichiarato Secci, che ha ricordato, oltre agli episodi di violenza quotidiana nelle strade cui le persone Lgbt sono sottoposte “l’odio cui sono stato sottoposti anch’io nei giorni in cui questo Paese discuteva la legge sulle unioni civili. Un odio quotidiano, che colpisce dai bambini a tutti noi potenzialmente per colpa degli stereotipi”. Stereotipi che limitano la vita delle persone: “le donne trans nell’opinione corrente sono tutte prostitute, anch’io che ho una laurea e frequento un master non ho avuto una vera opportunità lavorativa fuori dall’azienda di famiglia”, ha denunciato Cristina Leu non trattenendo la commozione e accolta da un caldo applauso dell’Aula Giulio Cesare: “per questo se Virginia aprisse il Roma Pride il 9 maggio prossimo e se voi tutti ci sosteneste in questa nostra lotta, potremmo scommettere su un vero cambiamento culturale nel Paese”. Commossa la prima firmataria Guadagno: “questa è la dura battaglia che questi amici affrontano ogni giorno – ha sostenuto – e momenti come il voto di oggi ci uniscono e ci fanno sentire tutti parte di una stessa comunità nella difesa della dignità umana inviolabile”. “Siamo felici di convergere in questa azione comune – ha aggiunto la consigliera del Pd Giulia Tempesta, raccomandando però alla maggioranza M5s – di coordinarsi con quella Consulta con le associazioni LGBT che il presidente della regione Lazio ha annunciato proprio oggi per combattere la discriminazione in tutto il territorio”.