Roma, Morassut scrive a Raggi, Prefetto e Procura su Casamonica

"Muro dell'omertà da abbattere"

MAG 17, 2018 -

Roma, 17 mag. (askanews) – Il deputato del Partito Democratico ed ex Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Roberto Morassut, ha scritto una lettera al sindaco di Roma, Virginia Raggi, al Prefetto Paola Basilone, al Procuratore della Repubblica, Francesco Pignatone e al Presidente del VII Municipio, Monica Lozzi. Nel testo, il parlamentare romano spiega: “È mio dovere segnalare alla sua Autorità la situazione presente all’interno del quartiere della “Romanina”, presso il Municipio VII del Comune di Roma, dove recentemente si sono verificati incresciosi fatti di cronaca come l’aggressione violenta da parte di elementi legati a clan illegali, insediati nel quartiere, verso inermi cittadini presso il bar Roxy di via Barziali”. “Tale episodio – continua – si inserisce in un clima consuetudinario e stabile presente nel quartiere dove in larghe parti il territorio appare sottratto al controllo delle istituzioni e della forza pubblica e sottoposto a regole informali, a leggi comportamentali, a condizionamenti esercitati da tali clan legati a ben note famiglie che da molti anni si sono assicurate un ruolo “egemone” nella vita quotidiana di quel territorio”. Morassut punta poi il dito contro il muro perimetrale abusivo presso Via Barzilai, angolo via Agostino Berenini, costruito nel 2010 a protezione della proprietà della famiglia Casamonica: “Tale residenza, protetta dal suddetto muro, sarebbe anche priva di numero civico, la qual cosa rende incerta e, a quanto parrebbe assai difficoltosa e imperfetta, la notifica degli atti giudiziari che, come ben sa, rappresenta elemento decisivo per lo svolgimento corretto ed efficace delle procedure giudiziarie”.

“Pertanto, con questa mia lettera e nel pieno e legittimo svolgimento del mio mandato di parlamentare eletto nel collegio che ricomprende la Romanina – conclude Morassut – segnalo a Lei ed alle altre autorità in indirizzo la necessità di un intervento coordinato ed efficace per porre fine a questa situazione, pervenire alla demolizione di questo vero e proprio ‘muro dell’omertà’ qualora, come credo, se ne ravvisasse la natura abusiva e restituire così maggiore fiducia ai cittadini nelle istituzioni e nella loro capacità di controllare il territorio e far rispettare le regole minime di convivenza civile”.