Roma, Grancio (Misto): M5S forte con donne ma non con costruttori

Guerrini (M5S): non volete sentire la verità

MAG 17, 2018 -

Roma, 17 mag. (askanews) – “Presidente, dopo l’intervento della consigliera Guerrini le chiedo di far intervenire in seduta qualcuna della Casa delle donne, per spiegare come stanno le cose, soprattutto dal punto di vista finanziario. Si tratta di far rilevare a questa maggioranza di essere forti con i deboli e deboli con i forti, perché con i costruttori questa cosa non viene assolutamente richiesto, il movimento 5 stelle, mentre a una casa delle donne, che fa cultura e attività sociale in città, si chiede conto”. Così l’ex consigliera M5S dissidente Cristina Grancio intervenendo in Aula Giulio Cesare, mentre continuano i tumulti delle attiviste, a colpi di grida e slogan, dopo l’intervento della prima firmataria M5S Gemma Guerrini per presentare la sua mozione contro l’attuale gestione condivisa della Casa. Guerrini, d’altro canto, non ha fatto mistero di voler azzerare l’attuale gestione: “La politica ha paura di sentire la verità – ha gridato all’indirizzo delle tribune del pubblico, dove sono presenti insieme alle attiviste diversi esponenti del Pd romano a partire dal segretario Andrea Casu -. Avete paura di sentire la verità non l’avete mai voluta sentire. Oggi siamo qui per rilanciare la casa internazionale delle donne che è stata e deve essere centrale in città. Vogliamo dire basta all’inerzia, alla negligenza e all’incuria perché il debito della città nasce da esse”. “C’è questa necessità di fare luce e chiarezza nella gestione – ha continuato Guerrini – perché nulla si conosce nel dettaglio, perché mai c’è stato controllo politico perché una volta l’anno doveva esserci una relazione curata da un organismo ad essa preposto che nessuno ha mai chiesto. Oggi abbiano la possibilità di mettere fine a questo sconcio e alla politica di riprendersi quello spazio. – ha sottolineato – Chiediamo in base a delibere e atti pregressi, di riallineare il progetto alle moderne esigenze dell’amministrazione e a valutare la creazione in quella sede di un centro di coordinamento gestito da Roma capitale di servizi dedicati alla prevenzione e al contrasto delle violenze e delle discriminazione e a prevedere il coinvolgimento delle realtà mediante l’emanazione di appositi bandi”, ha concluso.