Regione Lazio, Lombardi (M5s) a Zingaretti: iniziamo a lavorare

Ecco 4 obiettivi entro l'estate

MAG 16, 2018 -

Roma, 16 mag. (askanews) – “Caro Presidente Zingaretti, questa è una lettera aperta a lei, perché sono passati già più di due mesi dal voto del 4 marzo, che l’ha confermata Presidente della Regione Lazio, e ha rinnovato il consiglio regionale. Il tempo passa, sono passati più di settanta giorni e i lavori del consiglio non sono nemmeno iniziati: noi invece vorremmo portare a casa dei miglioramenti per i cittadini della Regione Lazio, vorremmo essere operativi, vorremmo lavorare, in una parola”. Così Roberta Lombardi, capogruppo del M5S della Regione Lazio, in una video lettera rivolta al presidente Nicola Zingaretti pubblicata sul suo profilo FB. “Proprio perché le elezioni non le hanno dato una maggioranza, Presidente, noi ci siamo detti disposti a lavorare lealmente su determinati temi, e obiettivi concreti”.

“Ce ne sono quattro – prosegue Lombardi – da raggiungere entro l’estate: il Testo unico del Commercio e una nuova legge quadro sulle Liste d’attesa, su cui abbiamo già depositato due proposte di legge e che sono di competenza del Consiglio regionale, e poi il Piano Territoriale Paesistico Regionale e il Piano sociale regionale, che invece sono materie rispetto alle quali ci aspettiamo un input dalla sua giunta, e su cui vogliamo lavorare insieme. Solo che né le nostre proposte di legge né quelle che dovrebbero venire dalla Giunta sono state finora prese in considerazione”.

“Oggi però finalmente si sono sciolti i nodi: sono state elette le commissioni. Benissimo! Adesso però vogliamo che siano rese immediatamente operative: caro Presidente Zingaretti, noi ci auguriamo che da domani il consiglio, la giunta, le commissioni, tutti noi consiglieri, tutto l’apparato burocratico regionale che costa così tanto ai cittadini del Lazio sia finalmente produttivo, che le nostre proposte di legge già depositate vengano valutate al più presto, per poter discutere tutte le altre che abbiamo pronte, per migliorare la vita dei cittadini. Settanta giorni sono pure troppi, abbiamo ora il dovere di non perdere più tempo”, conclude Lombardi.