Legge elettorale Regione Umbria, Tribunale Perugia respinge ricorso

Infondate le questioni di incostituzionalità

MAG 7, 2018 -

Roma, 7 mag. (askanews) – La seconda sezione civile del Tribunale di Perugia ha ritenuto infondate le questioni di incostituzionalità che erano state sollevate nel marzo del 2015 nei confronti della legge elettorale della Regione Umbria. Con un provvedimento del 27 aprile scorso il giudice Umberto Rana ha così respinto le motivazioni addotte da un gruppo di 66 cittadini che chiedevano di dichiarare l’incostituzionalità della norma regionale che prevede la concessione di un premio di maggioranza alla coalizione che prende più voti assegnando così dodici seggi su venti a chi prende un voto in più rispetto agli altri concorrenti. Su questa materia – hanno commentato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l’assessore regionale alle riforme, Antonio Bartolini, esprimendo la loro soddisfazione per la sentenza – si era già espresso, proprio nel 2015, il Tar dell’Umbria che dichiarò «inammissibile» il ricorso presentato da alcuni esponenti del centrodestra umbro. Con quel ricorso si chiedeva la dichiarazione di nullità o invalidità dell’atto di proclamazione degli eletti e si sosteneva la violazione di molti articoli della Costituzione. Nel respingere il ricorso i giudici del Tar affermarono tra l’altro che “la coalizione vincitrice collegata alla presidente Marini ha conseguito più del 40 per cento dei voti espressi dal corpo elettorale, così raggiungendo un numero di voti costituente una soglia minima idonea a dimostrare, quanto meno, un sufficiente grado di rappresentatività dell’organo elettivo, e dunque l’attribuzione, non irragionevole o sproporzionata, del premio in seggi, tale da consegnare la maggioranza assoluta dei seggi stessi.(Segue)