Recuperati tre dipinti rubati nei musei dell’Emilia Romagna

Tra cui il "Sant'Ambrogio" del 1363 di Giusto de' Menabuoi

MAG 4, 2018 -

Roma, 4 mag. (askanews) – Recuperati dai carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale tre dipinti rubati nelle sedi museali di Faenza, Bologna e Imola. Si tratta di una tempera su tavola, “Crocifissione e discesa al Limbo” di anonimo, del XIII sec., rubata dalla Pinacoteca Comunale di Faenza (Ravenna) tra il 24 ed il 25 febbraio 2018; di un olio su tavola, raffigurante “Sant’Ambrogio” del 1363, di Giusto de’ Menabuoi, rubato il 10 marzo 2018 dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna e di un olio su cartone pressato di forma ovale, raffigurante “Ritratto di donna”, della metà del XVII sec., di pittore bolognese, rubato tra il 14 ed il 15 marzo 2018, dal Museo Civico “San Domenico” di Imola (Bologna). L’autore del furto è stato arrestato.

Il sequestro dei dipinti è il risultato degli approfondimenti investigativi intrapresi dopo il furto nelle sale espositive della Pinacoteca Nazionale di Bologna, dell’opera dell’artista Giusto de’ Menabuoi, durante l’orario di apertura al pubblico. Il modus operandi, infatti, ha mostrato piena analogia, con simili eventi avvenuti, tra il febbraio e il marzo u.s., anche in danno della Pinacoteca Comunale di Faenza e del Museo Civico “San Domenico” di Imola (Bologna).

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, in collaborazione con quelli del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale e con le Compagnie di Faenza ed Imola, coordinati dal Pubblico Ministero della Procura di Bologna, si sono concentrati sulla ricerca e l’acquisizione delle registrazioni dei sistemi di video sorveglianza. Non solo è stato accertato il momento di consumazione dei furti in danno della Pinacoteca Nazionale di Bologna e di quella Comunale di Faenza, ma sono state anche individuate le fattezze del possibile autore, immortalato da alcune telecamere.

In seguito i militari hanno individuato una persona con una fisionomia simile a quella ritratta nelle immagini delle telecamere, che si aggirava con fare sospetto nei pressi di un altro ente museale di Bologna. L’uomo, dopo un lungo pedinamento, è stato fermato prima che si potesse dileguare e la successiva perquisizione domiciliare ha consentito di recuperare, all’interno di un mobile, tutti i dipinti rubati e gli abiti utilizzati durante uno dei furti compiuti.

“Si tratta di un recupero importante – ha detto il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – che conferma l’eccellenza del sistema Italia e del Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale nel contrasto al traffico illecito d’arte”.