Vaccini, per esavalente e morbillo Basilicata e Lazio al top

Agli ultimi posti Bolzano, Friuli-VG, Marche, Sicilia e Abruzzo

APR 24, 2018 -

Roma, 24 apr. (askanews) – Nelle coperture vaccinali a 24 mesi la Basilicata è al top per l’esavalente (difterite, tetano, pertosse acellulare, poliomielite, epatite B ed haemophilus influenzae di tipo B), mentre il Lazio è al primo posto per la vaccinazione contro il morbillo. Agli ultimi posti, nel primo caso, la Provincia autonoma di Bolzano, il Friuli-Venezia Giulia, le Marche e la Sicilia; le stesse regioni sono in fondo anche per il morbillo, con l’aggiunta dell’Abruzzo. E’ quanto emerge dai dati del Ministero della Salute sulle coperture vaccinali a 24 mesi (bambini nati nel 2015), in seguito all’entrata in vigore, lo scorso agosto, della legge che ha portato il numero delle vaccinazioni obbligatorie da 4 a 10 (estendendo l’obbligo a vaccinazioni raccomandate già presenti in calendario dal 1999).

Secondo il Ministero, al 31 dicembre 2017 la regione Basilicata si trova al primo posto per il vaccino esavalente, con il 97,72% di copertura vaccinale, seguita da Lazio (96,85%) e Molise (96,16%). In totale 11 regioni superano il 95% e raggiungono la “immunità di gregge” prescritta dall’OMS. In fondo alla classifica, invece, si trovano Provincia autonoma di Bolzano (85,87%), il Friuli-Venezia Giulia (90,42%), le Marche (93,01%) e la Sicilia (91,33%). La media nazionale per l’esavalente è del 94,48%.

Per il morbillo la regione capofila è il Lazio (95,34%, la Basilicata scende al 92,90%), seguita da Piemonte (94,72%), Umbria (94,53%) e Lombardia (93,92%). Agli ultimi posti e lontani dalla soglia raccomandata del 95% ci sono sempre Provincia autonoma di Bolzano (71,86%), Friuli-Venezia Giulia (86,55%), Marche (88,21%) e Sicilia (85,63%), alle quali si aggiunge l’Abruzzo (89,20%, per l’esavalente è al 97,3%). La media nazionale è del 91,68%.

“Complimenti al Lazio – ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, presentando i dati – ha fatto un lavoro molto forte, anche con il disagio di dover recuperare una gran mole di bambini non vaccinati e con le difficoltà strutturali in cui si trovava”.