In Italia migliora la copertura dei vaccini

Cresce anche la copertura nelle vaccinazioni non obbligatorie

APR 24, 2018 -

Roma, 24 apr. (askanews) – I dati sulla coperture vaccinali al 31 dicembre del 2017 “sono estremamente positivi”. Lo evidenzia il ministero della Salute che ha diffuso i dati in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin insieme al direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero, Claudio D’Amario e al presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Walter Ricciardi.

Risultati che sono – sottolinea il ministero della Salute – una conseguenza del ‘cambio radicale di approccio’ nel nostro Paese, sul fronte dei vaccini, dopo l’estesa epidemia di morbillo, che nel 2017 ha causa quasi 5.000 casi, di cui oltre 300 tra operatori sanitari, con 4 decessi. Un cambio di passo che ha coinciso con l’approvazione del decreto-legge 7 giugno 2017, n.73, convertito con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2017, n.119, che ha aumentato il numero delle vaccinazioni obbligatorie da 4 a 10, estendendo l’obbligo a vaccinazioni raccomandate già presenti in calendario dal 1999.

Ecco i dati sulla copertura vaccinale al 31 dicembre 2017, relativi alle età per le quali le coperture vengono monitorate annualmente in maniera routinaria, più alcune età oggetto di un monitoraggio ad hoc allo scopo di verificare l’impatto dell’introduzione dell’obbligo vaccinale: La copertura nazionale a 24 mesi (relativa ai bambini nati nel 2015) nei confronti della polio (usata come proxi per le vaccinazioni contenute nell’esavalente) si avvicina al 95% (94,54%) guadagnando un +1,21% rispetto al 2016, e con 11 regioni che superano il 95%; l’aumento è ancora più marcato nel caso della copertura per la prima dose di vaccino contro il morbillo, che arriva al 91,68%, con un +4,42% rispetto all’anno precedente, una regione che supera il 95% e altre due che vi si avvicinano.

Aumentano anche le coperture nei confronti delle vaccinazioni non obbligatorie, come anti-pneumococcica (88,4% nel 2016 vs 90,84% nel 2017) e anti-meningococcica C (80,7% nel 2016 vs 83,06% nel 2017).

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