Sale Cen di Napoli intitolate a memoria due super poliziotti

Capo polizia Gabrielli a cerimonia nel Bosco di Capodimonte

APR 20, 2018 -

Napoli, 20 apr. (askanews) – Circa 600 server in azione in 600 metri quadrati all’interno di una struttura nel Real Bosco di Capodimonte a Napoli, con 70 agenti in servizio oltre ai tecnici: è il Cen (Centro elettronico nazionale) della Polizia di Stato, eccellenza dell’intelligence italiana. Da oggi il Data Center, cuore pulsante a supporto dei compiti istituzionali che costituisce un gioiello tecnologico al servizio delle attività amministrative, di prevenzione dei reati e info-investigative, è intitolato alla memoria di Salvatore Ottolenghi, considerato il padre della polizia scientifica. Allo studioso-poliziotto, nato ad Asti nel 1861 e allievo di Lombroso, si deve l’ideazione di un efficace sistema nazionale di identificazione e segnalamento, utilizzando metodi di indagine moderni e scientifici. La targa in memoria di Ottolenghi è stata scoperta dal capo della polizia, Franco Gabrielli che ha anche partecipato all’intitolazione della Sala riunioni del Centro alla memoria del Dirigente generale Tecnico della Polizia di Stato, Vincenzo Paracuollo. Il funzionario, tra i primi a credere nell’apporto e nel contributo che l’informatica può dare alle attività amministrative, investigative e di repressione dei reati, guidò per 22 anni il Cen che oggi gestisce sistemi informatici strategici per l’attività della polizia di Stato, erogando servizi a supporto delle attività istituzionali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nonché a servizio del cittadino, all’interno dell’ampio processo di digitalizzazione dei procedimenti amministrativi della Pubblica amministrazione.