Il lato “rosa” dell’urologia. Domani alla Giornata Salute Donna

Quando l'urologo non è solo lo specialista per l'uomo

APR 20, 2018 -

Roma, 20 apr. (askanews) – Sono molte le malattie urologiche che colpiscono la donna, dalla calcolosi urinaria alla cistite, dall’incontinenza urinaria da sforzo al tumore della vescica. Con numeri da ‘record’, conseguenze spesso molto gravi. Il tumore della vescica conta nelle donne circa 5 mila nuovi casi ogni anno, con più di 1.200 decessi, la calcolosi vescicale colpisce il 5% delle italiane. Numeri elevatissimi – per l’incontinenza urinaria, con oltre 2 milioni di donne che ne soffrono in forme più o meno gravi. Lo stesso per la cistite, al 90% un problema femminile, a tutte le età – e, quindi, migliaia di fake news su come intervenire. È per esempio falso che in caso di calcoli urinari è necessario ridurre alimenti contenenti calcio, è falso che esistano farmaci in grado di ‘sciogliere’ i calcoli. Così come è falso che l’incontinenza urinaria sia ‘normale’ nelle donne in età avanzata, che tutte le donne ne soffrono, che è ereditaria, che non c’è nulla da fare. Esistono in entrambi i casi attività di prevenzione e cura corrette. Meglio dunque rivolgersi ad uno specialista che cercare false conferme alle proprie convinzioni sul web. Per fare il punto sulle principali di queste malattie la SIU – Società Italiana di Urologia – ha preparato un volumetto che sarà diffuso in anteprima in occasione del tradizionale appuntamento organizzato dal Ministero della Salute in occasione della Terza Giornata Nazionale della salute della donna che si svolgerà sabato 21 aprile nella nuova sede di Viale Giorgio Ribotta a Roma. Il volume sarà poi disponibile e scaricabile dal sito www.siu.it.

“Contrariamente al comune sentire – spiega Vincenzo Mirone, responsabile dell’Ufficio Comunicazione della Società Italiana di Urologia e direttore del Dipartimento di Urologia all’Università Federico II di Napoli – l’urologo o l’urologa non sono solo i medici specialisti di riferimento per il maschio. In molti casi e per molte problematiche urologiche, le donne possono e devono rivolgersi ad uno specialista urologo, magari – perché no – il medesimo del marito. Non dimentichiamoci inoltre che – come per la ginecologia – sono moltissime anche le urologhe donne, anche se si tende ad utilizzare sempre il termine al maschile. Nei dipartimenti di Urologia si affrontano problematiche più semplici, come calcolosi e cistiti, se individuate e curate per tempo, ma anche – nell’ambito di équipe multidisciplinari – i casi di tumore della vescica”. “I numeri di queste quattro principali malattie urologiche tipicamente femminili – spiega Luca Carmignani, responsabile dell’Ufficio Ricerca della SIU e direttore dell’Unità Operativa di Urologia all’IRCCS Policlinico San Donato di Milano – danno la misura del problema e, anche, della sua sottovalutazione in molti casi. Una situazione grave perché, a parte il tumore della vescica che richiede un percorso multidisciplinare, quasi sempre si tratta di problematiche comuni che possono essere prevenute con comportamenti corretti, e, se individuate per tempo, possono essere risolte con interventi terapeutici semplici e non invasivi”.