Truffavano il fisco e chiedevano “compenso”: sequestro da 25 mln

Ventotto indagati dalla Procura di Torre Annunziata

APR 18, 2018 -

Napoli, 18 apr. (askanews) – Falsificavano le dichiarazioni dei redditi inserendo somme notevoli riguardanti spese mediche e poi chiedevano ai contribuenti coinvolti un “compenso” che andava dal 30% al 50% del rimborso ricevuto. Sono 28 le persone indagate nei cui confronti la procura di Torre Annunziata ha disposto un sequestro preventivo finalizzato alla confisca equivalente eseguito dalla GdF di Castellammare di Stabia.

L’indagine, partita nel 2015,ha smascherato un sodalizio criminale i cui promotori si sono avvalsi di intermediari abilitati (in genere prestanome) e di procacciatori di “soggetti dichiaranti” per inoltrare all’Agenzia delle Entrate 4.459 modelli 730, relativi alle annualità d’imposta 2013, 2014 e 2015, nei quali venivano inserite somme riguardanti spese mediche o crediti maturati del tutto inesistenti, quantificati in circa 52 milioni di euro.

Le spese non erano supportate da alcuna documentazione ma hanno consentito ai contribuenti titolari delle dichiarazioni Dir redditi di percepire un profitto di oltre 25 milioni di euro grazie a rimborsi Irpef del tutto indebiti. Quando il tutto era andato come programmato, e i contribuenti avevano ricevuto l’accredito, i soggetti del sodalizio credo mina, e chiedevano un “compenso” variabile tra il 30 e il 50% del rimborso ricevuto.

(Segue)