Vallanzasca, Calderoli: resti in galera fino all’ultimo giorno

Il dirigente della Lega: "No a misure alternative al carcere"

APR 17, 2018 -

Milano, 17 apr. (askanews) – “Renato Vallanzasca resti in galera, per rispetto delle sue vittime”. Questo il parere del vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, sulla richiesta presentata al Tribunale di Sorveglianza da Vallanzasca, storico personaggio della mala milanese tra gli anni Settanta e Ottanta, nella speranza di ottenere dai giudici il beneficio della libertà condizionata come misura alternativa al carcere.

“Non capisco – prosegue il dirigente della Lega – per quale ragione Renato Vallanzasca, condannato a quattro ergastoli e a 295 anni di carcere, responsabile dell’uccisione di almeno tre servitori dello Stato, debba ottenere un regime cautelare alternativo al carcere”. Calderoli non ha dubbi: “Anche se ha scontato oltre 45 anni di carcere – osserva – la sua pena non è estinta e il fatto che abbia scontato così tanti anni di carcere non deve rappresentare un’eccezione. Dovrebbe essere la regola che un ergastolano sconti la sua pena fino all’ultimo giorno”.