Appalti in Tv, rischio processo per manager Biancifiori e altri

Si attende fissazione dell'udienza preliminare

APR 10, 2018 -

Roma, 10 apr. (askanews) – Gli inquirenti della Procura di Roma hanno chiuso le indagini e depositato gli atti sui presunti illeciti legati all’affidamento nel periodo 2011-2014 a società del manager David Biancifiori (per fornitura di gruppi elettrogeni, scenografie e regie mobili) di lavori e servizi in cambio di utilità come denaro, buoni benzina, vacanze e regali. L’avviso di conclusione dell’inchiesta – si aggiunge – in genere prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Allo stato si è nella fase di attesa della fissazione dell’udienza preliminare.

I reati ipotizzati dal pubblico ministero sono quelli di corruzione e turbativa d’asta. Sotto accusa ci sono 16 persone, tra le quali lo stesso Biancifiori e il fratello Danilo, Giuliano Palci e Pamela Oliva; gli amministratori di otto aziende di servizi e poi alcuni uomini Rai, dai dirigenti Domenico Gabriele Olivieri; Maurizio Ciarnò (responsabile dell’unità organizzativa Gestione Grandi Eventi e Attività produttive estero); Stefano Montesi (responsabile delle strutture Riprese esterne del Centro di produzione Tv) ai dipendenti Cesare Quattrociocche (che faceva parte della struttura acquisti e appalti), Marco Lucarelli, Fausto Carboni e Massimo Castrichella (direttori della fotografia).

Tra le gare controllate dai magistrati e dai militari della Guardia di Finanza e ritenute alterate, figura anche quella per l’aggiudicazione delle forniture per il Festival di Sanremo del 2013. I difensori di Biancifiori sarebbero intenzionati a non chiedere riti alternativi. I fatti oggi della vicenda sarebbero prescritti nel prossimo anno.