Vinitaly, presenti 73 aziende e 123 etichette liguri

Nello stand da oltre 220 mq della Regione Liguria

APR 4, 2018 -

Roma, 4 apr. (askanews) – Una produzione annuale di oltre 6 milioni di bottiglie, 8 Dop (Rossese di Dolceacqua, Ormeasco di Pornassio, Rivieraligure di Ponente, Golfo del Tigullio-Portofino, Val Polcevera, Colline di Levanto, Cinque terre e Colli di Luni) e 4 Igp (Terrazze dell’imperiese, Colline savonesi, Colline del genovesato e Liguria di Levante). Sono alcuni dei numeri della produzione vitivinicola con cui la Liguria si presenta alla 52esima edizione di Vinitaly, il Salone mondiale dedicato al vino e ai distillati da tutto il mondo, in programma a Verona fiere da domenica 15 a mercoledì 18 aprile. Lo stand di Regione Liguria, organizzato da Enoteca Regionale Liguria e UnionCamere Liguria, porterà in vetrina 73 aziende del territorio per 123 etichette. “Il settore vitivinicolo ligure – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai – è, da ormai qualche anno, particolarmente dinamico e vivace. Nonostante la produzione sia leggermente calata, nel decennio tra il 2006 e il 2016, a causa di condizioni pedoclimatiche non ideali, si è però riscattata sul piano della qualità, in costante crescita. Certamente la viticoltura ligure, spesso caratterizzata da una sana dose di ‘eroismo’ da parte dei nostri produttori, non può produrre grandi numeri, ma può puntare sulla qualità e confermarsi anche un ottimo strumento di promozione del territorio. I nostri viticoltori hanno saputo differenziare la propria produzione, migliorandola negli anni tanto che oggi siamo in grado di confrontarci con la migliore enologia italiana come confermato dalle sempre numerose presenze allo stand ligure al Vinitaly e alle esportazioni in aumento in ogni parte del mondo”. “Pubblicizzare, portare in trasferta le nostre etichette a una manifestazione prestigiosa come Vinitaly – ha detto il Presidente della Regione Giovanni Toti – vuol dire promuovere un nostro prodotto di eccellenza ma anche tutta la Liguria: il classico turismo balneare e quello dell’arte, della cultura e dell’enogastronomia (che mette al centro i profumi, i colori e i sapori della terra) devono fondersi sempre di più in un’offerta integrata. Il nostro vino racconta bene la Liguria: nasce in un territorio difficile e richiede impegno e fatica, ma dà grandi soddisfazioni in termini di qualità. Merita di essere conosciuto meglio, deve conquistare sempre più spazio e deve essere sempre più legato alla nostra offerta turistica complessiva perché l’enogastronomia ha sempre più peso nella scelta di una destinazione”.(Segue)