Riciclaggio a imprese edili, 17 arresti e sequestri per 35 mln

Anche quattro auto di lusso tra le quali una Ferrari

MAR 26, 2018 -

Napoli, 26 mar. (askanews) – Beni per circa 35 milioni di euro sono stati sequestrati nell’ambito delle indagini su una maxi truffa di aziende edili, condotte dalla Guardia di finanza e coordinate dalla procura di Napoli Nord, che hanno portato a 17 arresti e a 17 obblighi di dimora. Le Fiamme Gialle hanno eseguito un sequestro preventivo anche di una Ferrari, una Porsche Cayenne e due Range Rover, oltre di rapporti finanziari e quote societarie. Due le associazioni criminali nel mirino dei pm, entrambe con basi logistiche nell’agro aversano e specializzate sia nell’emissione di fatture per operazioni inesistenti per forniture di materiale edile, sia nel riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego in attività economica di guadagni illeciti attraverso un gruppo di società cartiere intestate a prestanome o con altre società create al solo scopo di far circolare e riciclare flussi finanziari. Le indagini hanno consentito di individuare sei società cartiere con sede a Roma e nelle province di Lucca e Caserta. Tra il 2009 e il 2016, queste aziende avrebbero emesso fatture per oltre 100 milioni di euro per operazioni inesistenti a favore di 643 imprese che effettivamente operano nel settore edile tra Campania, Marche, Toscana, Emilia-Romagna, Lazio e Umbria. Per simulare l’effettività delle operazioni, le società beneficiarie della truffa pagavano il corrispettivo delle fatture false attraverso bonifici bancari alle aziende cartiere che poi emettevano le fatture. Le somme versate venivano poi trasferite sui conti correnti di altre ditte di comodo che le trasferivano con giroconto o ricariche di carte Postepay Evolution agli addetti al prelievo. Il contante – secondo la ricostruzione accusatoria – veniva consegnato ai capi delle due organizzazioni che trattenevano una percentuale pari al 12-22% sull’imponibile e restituivano in contante la parte restante agli imprenditori. (segue)