Sicilia, Miccichè: in cantiere altri tagli all’Ars

Defr, Corte Conti: pronti a collaborare con Assemblea e governo

MAR 22, 2018 -

Palermo, 22 mar. (askanews) – Una fotografia dei conti pubblici regionali e l’impegno da parte della Sezione di controllo della Corte dei conti, dell’Assemblea regionale siciliana e del governo regionale a collaborare per il risanamento delle finanze e lo sviluppo dell’economia isolana a partire dalla prossima Finanziaria. È quanto è emerso durante l’audizione in commissione Bilancio dell’Ars della Sezione di controllo della Corte dei conti, presieduta da Maurizio Graffeo, che ha presentato la relazione sul Defr (Documento di economia e finanza regionale) per gli anni 2018-2020, la cui approvazione è stata rinviata a lunedì prossimo prima della seduta dell’Aula. In piena sessione di bilancio, è chiaro l’invito del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè: “Tengo moltissimo alla correttezza dei numeri, perché in passato sono stati fatti tanti errori – ha detto -. Le cifre che ha trovato l’assessore Armao non ci lasciano tranquilli, ma da parte mia c’è la massima attenzione perché si affermi un percorso di risanamento delle finanze regionali”. Il presidente ha annunciato che “stiamo valutando la possibilità di effettuare ulteriori tagli della spesa dell’Assemblea , oltre ai risparmi già ottenuti con la riduzione degli stipendi dei dipendenti”.

Invito, quello del presidente Miccichè, raccolto dal presidente Graffeo che ha espresso la propria disponibilità “a collaborare con l’Assemblea regionale per trovare soluzioni ed esprimere pareri”. “Voglio rassicurare il presidente Miccichè – ha sottolineato – che noi facciamo nostro il motto della Corte dei conti dell’Unione europea che afferma ‘Contate su di noi e noi facciamo i conti per voi'”.

“Il Defr rappresenta il principale documento di programmazione di politica economica e di rilancio”, ha affermato Savona in apertura dei lavori. Durante l’audizione, gli altri magistrati contabili hanno passato a setaccio il Defr da cui è emerso “il disavanzo complessivo di 400.179.733 euro nel 2018, il mancato contenimento della spesa per il personale e le carenze dell’organizzazione amministrativa”. (segue)