Fatta brillare nell’Adriatico la bomba da 226 kg trovata a Fano

Innescata durante dei lavori, in 23mila erano stati evacuati

MAR 19, 2018 -

Roma, 19 mar. (askanews) – E’ stata fatta brillare nell’Adriatico, in mare aperto, la bomba della Seconda guerra mondiale che era stata trovata a Fano (Pesaro-Urbino) durante dei lavori sul Lungomare Sassonia.

L’esposione controllata è avvenuta a circa due miglia al largo di Fano. “La bomba è stata fatta brillare dagli artificieri intorno alle 11.20. Ora possiamo dire finalmente che l’operazione è conclusa”, ha scritto su Facebook il sindaco Massimo Seri.

Si trattava di un ordigno d’aereo inglese MK6 da 500 libbre (226 kg), con un particolare dispositivo d’innesco che prevedeva un ritardo d’armamento compreso tra le 6 e le 144 ore. La bomba era stata trovata il 13 marzo sera in Viale Ruggeri, in un cantiere aperto per i lavori di prolungamento degli scolmatori a mare ed era stata innescata accidentalmente durante le escavazioni. Dopo una lunga e meticolosa attività notturna gli artificieri dell’Esercito avevano imbragato, rimosso e consegnato l’ordigno ai palombari della Marina Militare, che lo avevano trasportato lontano dalla costa, in mare aperto, a distanza di sicurezza da qualsiasi installazione o rotta navale.

La Prefettura di Pesaro e Urbino aveva disposto un raggio di sgombero orizzontale di 1.816 metri, di 1.392 metri per quanto riguarda quello verticale e di 2.500 metri per lo specchio acqueo antistante al luogo di rinvenimento. Criteri di sicurezza che avevano imposto di bloccare la ferrovia adriatica e di evacuare circa 23.000 persone.