Strage di Latina, procuratore: bimbe uccise ad arrivo forze ordine

Incontro con la stampa del magistrato

MAR 16, 2018 -

Roma, 16 mar. (askanews) – “Mi corre l’obbligo fare precisazioni su contenuti della trasmissione televisiva ‘Chi l’ha visto?’. Si é parlato dell’esistenza di apparecchiature, per rilevare presenza di persone in luoghi in dotazione dell’Arma dei carabinieri e non utilizzate. Apparecchiature che ove utilizzate avrebbero rilevato la presenza in vita della figlia maggiore di Capasso. Ciò non corrisponde a verità. Un apparecchio del genere, che io sappia, non è in dotazione all’Arma e bisogna riaffermare che le due povere bambine erano già morte quando le forze dell’ordine si sono presentate in loco”. Lo ha detto il capo della procura di Latina Andrea De Gasperis, nel corso di una conferenza stampa sulle modalità di intervento in casa dell’appuntato Luigi Capasso, dove l’uomo si era asserragliato con le due figlie dopo aver gravemente ferito la moglie Antonietta Gargiulo il 28 febbraio a Cisterna di Latina. In una nota pubblicata sul web dellla trasimissione si spiega che nell’ultima puntata serale sono state citate testimonianze ed elementi che ponevano dubbi sulla possibilità che un intervento per neutralizzare Capasso durante la trattativa avrebbe potuto trovare ancora in vita almeno una delle bambine. Il procuratore ha poi aggiunto: “I carabinieri hanno operato con la massima professionalità. L’intervento è stato tempestivo e professionale e tutto quello che si doveva fare è stato fatto”.