Emilia Romagna, ok Consiglio regionale al nuovo piano sangue

Si punta ad una raggruppamento interregionale

MAR 14, 2018 -

Roma, 14 mar. (askanews) – Garantire l’autosufficienza regionale di sangue, di emocomponenti e di plasmaderivati per le strutture sanitarie pubbliche e private, assicurare un elevato livello di sicurezza attraverso la standardizzazione delle procedure trasfusionali e perseguire il miglioramento continuo della qualità. Questi i principali obiettivi del nuovo piano regionale sangue e plasma approvato dall’Assemblea legislativa. Sì da Pd, Si, Misto-Mdp e AltraER, astenuti Ln, M5s, Fi e Fdi. Con questo piano si vuole inoltre realizzare, in accordo con il centro nazionale sangue, un nuovo raggruppamento interregionale di cui l’Emilia-Romagna assumerà il ruolo di capofila, attivare specifici programmi di formazione rivolti ai sanitari e sviluppare un progetto regionale di ‘disaster recovery’ per le situazioni di emergenza tecnologica, oltre a potenziare i progetti di cooperazione internazionale. Approvato anche, con voto unanime, un ordine del giorno presentato da Lega nord e Pd, primo firmatario il leghista Daniele Marchetti. Nel provvedimento si solleva il problema delle 300 donatrici Fidas del centro dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna, positive allo screening Hla (un antigene che segnala l’aumento del rischio di sviluppare malattie autoimmuni, ndr) non più ammesse alla donazione di sangue intero. Nel documento si chiede quindi alla Giunta di avviare un approfondimento, di concerto con la Società italiana medicina trasfusionale e immunoematologia (Simti), per “risolvere questa situazione paradossale”.(Segue)