Roma, 28 feb. (askanews) – In Umbria il programma venatorio su ambiente e ruralità unisce i partiti. Cesare Damiano, Simona Mignozzetti e Gianpiero Bocci (Pd), Catia Polidori, Filiberto Franchi e Raffaele Nevi (FI) e Adolfo Orfini (LeU) nel rispetto delle reciproche posizioni politiche, hanno mostrato convergenza sul ruolo importante dell’attività venatoria nella gestione faunistico-ambientale condividendo il manifesto.
La campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 4 marzo sta entrando nel vivo inasprendo le contrapposizioni tra le diverse forze politiche in campo. C’è un tema, però, che in Umbria sembra superare le tradizionali divergenze programmatiche, registrando invece un consenso trasversale nella maggioranza assoluta degli schieramenti. Si tratta del riconoscimento del ruolo del mondo venatorio e della figura del cacciatore nella gestione dell’equilibrio faunistico-ambiente, indispensabile per la salvaguardia della biodiversità .
In queste settimane ricche di incontri e colloqui, i rappresentanti della Cabina di Regia unitaria del mondo venatorio hanno, infatti, incontrato importanti esponenti umbri, riscontrando apprezzamento nei confronti delle istanze presentate alla politica, dettagliate in punti programmatici precisi per rilanciare un’immagine corretta, reale, e non manipolata dell’attività della caccia praticata nel pieno rispetto della legalità e in armonia con l’equilibrio naturale. A condividere gli impegni citati in Umbria Cesare Damiano (PD) candidato nel collegio uninominale Umbria 3, Simona Mignozzetti (PD) candidata al Senato nel collegio Umbria 2, Gianpiero Bocci (PD), candidato nel collegio uninominale Umbria 2 alla Camera, Catia Polidori (FI), capolista collego plurinominale Camera Umbria – 02, Foligno, Filiberto Franchi (FI), candidato nel collegio plurinominale alla Camera Umbria – 02, Foligno, Raffaele Nevi (FI) candidato alla Camera nel collegio uninominale Umbria 3, e Adolfo Orfini (LeU) candidato al Senato nel collegio uninominale Umbria 2.