Area di crisi complessa Terni-Narni, firmato al Mise l’accordo

"Si entra nella fase operativa

FEB 28, 2018 -

Roma, 28 feb. (askanews) – “Con la firma di oggi sanciamo un patto che guarda al futuro dell’area di Terni e Narni investendo sullo sviluppo generale di tutto il territorio e sull’occupazione, con la più importante dotazione di risorse pubbliche finora mai messa a disposizione, per far ripartire una nuova stagione di rilancio economico e sociale”. È quanto afferma il vicepresidente della Regione Umbria, al termine della sottoscrizione dell’Accordo di programma per l’attuazione del “Prri”, il Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’Area di crisi industriale complessa di Terni-Narni avvenuta oggi a Roma, nella sede del Ministero allo sviluppo economico, da parte della Viceministro, dello stesso vicepresidente della Regione Umbria, del commissario del Comune di Terni Antonino Cufalo, del sindaco di Narni e dei rappresentanti dei Ministeri.

“Si entra nella fase operativa – sottolinea il vicepresidente della Regione – del progetto di riqualificazione e riconversione industriale di quest’area, fra quelle a maggior vocazione manifatturiera in Italia, che abbiamo definito e condiviso con la piena collaborazione di tutti i soggetti coinvolti e che fa leva sul rafforzamento del sistema locale e imprenditoriale delle piccole e medie imprese nell’ottica della manifattura intelligente 4.0, la realizzazione delle infrastrutture, sulla ricerca e sullo sviluppo della chimica verde, il risanamento ambientale”.

“Da parte sua, la Regione Umbria – ricorda – mette a disposizione per questa sfida oltre 38 milioni e 800mila di euro, ai quali si aggiungono circa 10 milioni per la piastra logistica Terni-Narni e 3 milioni per la bretella San Carlo. Oltre a queste risorse il Governo ha già garantito altri 20 milioni relativi alla legge 181/89; sono previsti poi 10 milioni per il programma Alcantara. Altre risorse aggiuntive saranno messe a disposizione, come prevede l’Accordo di programma, dai Ministeri delle Infrastrutture e trasporti, dell’Ambiente e dell’Istruzione, Università e ricerca. Ci sono tutte le condizioni – conclude il vicepresidente della Regione Umbria – per affrontare e risolvere le criticità che negli ultimi anni sono state causate dalla crisi economica e industriale che ha colpito il territorio e scrivere una nuova pagina positiva, a beneficio dell’intero sistema economico e sociale dell’Umbria”.(Segue)