Aggredito esponente Forza Nuova a Palermo (picchiato da 6 persone)

Sul fatto indaga la Digos

FEB 21, 2018 -

Palermo, 21 feb. (askanews) – Il dirigente provinciale di Forza Nuova di Palermo, Massimo Ursino, è stato aggredito ieri sera da alcuni sconosciuti che dopo averlo legato mani e piedi, lo hanno picchiato violentemente. Il fatto è accaduto in piazza Lolli, poco distante dal centro della città e dalla sede di Forza Nuova, intorno alle 19. A picchiare Ursino è stato un gruppo di almeno sei persone, una delle quali ha ripreso le immagini del raid. L’uomo ha riportato la frattura del setto nasale, oltre a varie lesioni di minore entità su tutto il corpo. Sul fatto indaga la Digos.

In serata un messaggio anonimo inviato agli organi di stampa ha rivendicato l’episodio. “Sul territorio palermitano – si legge – esiste chi ripudia il fascismo e non ha timore di lottare per bloccarlo e schiacciarlo, a partire da questi protagonisti del forzanovismo, guerrieri a parole, violenti nelle immagini che evocano forse, ma incapaci di proteggere la propria incolumità e di conquistare qualsiasi forma di potere politico. Palermo è antifascista, nelle pratiche e nella quotidianità di chi la vive. A Palermo non c’è spazio per il fascismo”.

L’aggressione all’esponente di Forza Nuova ha suscitato subito profonda indignazione in città. Per il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, quanto avvenuto “è il segno della degenerazione che la politica italiana sta subendo, dopo avere sottovalutato la recrudescenza di fenomeni e comportamenti fascisti e razzisti, che rischiano di infettare culturalmente la società civile, anche quella che antifascista e antirazzista si proclama. Il fascismo non si combatte con lo squadrismo, bensì con la cultura e la resistenza”.

Titolare di un laboratorio di tatuaggi, Ursino in passato è stato arrestato per aver rapinato e picchiato alcuni immigrati.

Red