Papa: neanche Giuda possiamo escludere che sia andato in cielo

Colloquio a gennaio con ragazzi romeni reso noto oggi

FEB 19, 2018 -

Città del Vaticano, 19 feb. (askanews) – “Nessuno di noi può dire che una persona non è andata in cielo. Ti dico una cosa che forse ti stupisce: neppure di Giuda possiamo dirlo”. Lo ha detto il Papa con alcuni bambini assistiti da Fdp-Protagonisti nell’educazione.

Francesco ha riceuvto lo scorso 4 gennaio l’associazione, nata in Romania grazie all’amicizia con i volontari dell’Avsi e cresciuta nel carisma di don Giussani, dopo essersi dedicata inizialmente ai piccoli di un orfanotrofio alla periferia di Bucarest è oggi impegnata con le persone a rischio di esclusione sociale. L’Osservatore Romano pubblica oggi una trascrizione del dialogo che il Papa ha avuto con i ragazzi. L’anno scorso, domanda al Pontefice uno di loro, è morto uno dei nostri amici che sono rimasti in orfanotrofio. E’ morto nella Settimana santa, il Giovedì santo. Un prete ortodosso ci ha detto che è morto peccatore e per questo non andrà in Paradiso. Io non credo che sia così.

“Forse – risponde Jorge Mario Bergoglio – quel prete non sapeva quello che diceva, forse quel giorno quel prete non stava bene, aveva qualcosa nel cuore che l’ha fatto rispondere così. Nessuno di noi può dire che una persona non è andata in cielo. Ti dico una cosa che forse ti stupisce: neppure di Giuda possiamo dirlo. Tu hai ricordato il vostro amico che è morto. E hai ricordato che è morto il Giovedì santo. Mi sembra molto strano quello che hai sentito dire da quel sacerdote, bisognerebbe capire meglio, forse non è stato capito bene… Comunque io ti dico che Dio vuole portarci tutti in paradiso, nessuno escluso, e che nella Settimana santa noi celebriamo proprio questo: la Passione di Gesù, che come Buon Pastore ha dato la sua vita per noi, che siamo le sue pecorelle. E se una pecorella è smarrita, Lui la va a cercare finché non la ritrova. È così. Dio non se ne sta seduto, Lui va, come ci fa vedere il Vangelo: Lui è sempre in cammino per trovare quella pecorella, e non si spaventa quando ci trova, anche se siamo in uno stato di grande fragilità, se siamo sporchi di peccati, se siamo abbandonati da tutto e dalla vita, Lui ci abbraccia e ci bacia. Poteva non venire ma è venuto per noi il Buon Pastore. E se una pecorella è smarrita, quando la trova se la mette sulle spalle e pieno di gioia la riporta a casa. Io posso dirti una cosa: sono sicuro, conoscendo Gesù, sono sicuro che questo è ciò che in quella Settimana santa il Signore ha fatto con il vostro amico”.