Usb denuncia: a La Rinascente Roma perquisiti dipendenti in uscita

"Violati contratti e diritti"

FEB 14, 2018 -

Roma, 14 feb. (askanews) – Nella nuova Rinascente di via del Tritone, a Roma, “la security pretende che i lavoratori aprano le borse e gli zaini prima di uscire dal lavoro, spingendosi anche a frugare tra gli effetti personali dei dipendenti. Tali pratiche sarebbero giustificate, peraltro a campione, solo in presenza di accordi sindacali o dela competente Direzione Territoriale del Lavoro, che all’USb non sono mai stati mostrati. Non solo: viene anche violata la privacy, perché queste procedure illegali vengano portate avanti davanti agli altri lavoratori”. Lo denuncia in una nota il sindacato di base spiegando che “un simile comportamento è inaccettabile, fuori da ogni norma e lesivo della dignità di uomini e donne che di certo non sono criminali, ma si recano in Rinascente per portare a casa uno stipendio. Alla faccia del rapporto fiduciario”.

Già dall’apertura della Rinascente lo scorso ottobre “avevamo ricevuto segnalazioni in tal senso e gli stessi dirigenti Usb avevano contattato telefonicamente La Rinascente per scoraggiare simili pratiche. Ma a quanto pare la Rinascente si è arrogata poteri di polizia giudiziaria. Adesso basta – conclude il sindacato – è ora di far intervenire la magistratura e il garante della privacy a tutela della dignità di questi lavoratori e dello stato di diritto, le cui leggi fino a prova contraria valgono anche nei confini dei luoghi di lavoro del commercio”.