Regione Toscana, cordoglio per operaio morto in cantiere navale

Caduto da un ponteggio la notte scorsa a Pisa. "Vicini a famiglia"

FEB 14, 2018 -

Roma, 14 feb. (askanews) – Il presidente della giunta e tutta la Regione Toscana si stringono intorno alla famiglia di Alessandro Colombini, l’operaio di 39 anni morto la notte scorsa in un cantiere navale ai Navicelli (Pisa) a seguito dalla caduta da un ponteggio.

Nell’esprimere le condoglianze alla famiglia il presidente della Regione sottolinea che purtroppo la lista degli infortuni mortali si allunghi ancora una volta e ribadisce che è inaccettabile morire di lavoro, sul lavoro. L’impegno per la sicurezza e la diffusione di una cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, ha aggiunto, deve essere intensificato. E questo è un compito che spetta sia alle istituzioni sia a tutti gli altri soggetti del mondo produttivo.

Il presidente ha ricordato che la Regione ha messo in campo risorse ingenti e anche uomini e mezzi per arrestare la piaga delle morti sul lavoro. Ma questo non basta. La mortalità ha raggiunto una nuova soglia di cronicità. Occorre un nuovo patto tra capitale e lavoro per mettere al centro la vita e la sicurezza delle persone. La crisi ha intensificato lo sfruttamento del lavoro e ha spinto alla deregolazione delle tutele. Conquiste che sembravano acquisite per sempre non lo sono più. La distanza tra i principi della Costituzione e le condizioni materiali del lavoro è sempre più grande. Questo ci riempie di dolore e sofferenza. Serve però trasformare questa emergenza, come in altre circostanze è avvenuto, in un nuovo punto di partenza per una nuova stagione dei diritti dei lavoratori.